Centri anziani decimati: "Ma non ci fermiamo"

Viaggio tra i 20 club del territorio, tra paure e voglia di ripartire: "Cucine chiuse e cene rinviate. Saltano anche i veglioni di Natale"

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Recrudescenza dei contagi: se i contatti sociali sono rischiosi per tutti, ancora di più lo diventano per chi ha tante primavere alle spalle. E così i club anziani sono in affanno, ed è drasticamente ridotta la partecipazione attiva nelle diverse sedi. Che, comunque, non si fermano. "Anche se la presenza è dimezzata – spiega la presidente del Club anziani di Sassonia Vincenza Tuccillo – teniamo aperto per gli ‘irriducibili’ che, se non avessero il club, sarebbero soli in casa". Ancora Tuccillo: "Personalmente avrei chiuso almeno per i 3 mesi invernali, anche perché per garantire una efficiente areazione siamo costretti a tenere porte e finestre aperte e, di conseguenza, il termosifone spento".

Sono una ventina i club anziani presenti sul territorio, 17 quelli veramente attivi, ai quali si aggiungono le tre aree ortive di Chiaruccia, Tre Ponti e Belgatto. Nelle loro attività, dal lockdown ad oggi, tutti i club sono stati inseriti nel progetto "Old but gold" coordinati da Sauro Berluti e Giorgio Falcioni. "Li abbiamo accompagnati nella riapertura, dopo il lockdown – spiega Berluti – fornendo loro il materiale necessario (termoscanner, igienizzanti e mascherine) e facendoli partecipare a corsi sulla sicurezza organizzati dalla Sea per poter gestire il gioco delle carte e quello delle bocce, per comprendere le modalità di igienizzazione dei locali e le distanze da mantenere".

Dopo un’estate quasi normale, i circoli cercano di rimanere aperti nonostante il crescere dei contagi. "Il nostro circolo – fa presente il consigliere di Madonna Ponte, Stefano Curina – è molto più attivo durante l’estate, in inverno siamo aperti solo il pomeriggio e comunque non siamo mai più di 10-15 persone". Nella maggior parte dei casi, cucine chiuse e cene rinviate alla prossima estate. Non va meglio per il Natale: i veglioni sono tutti annullati e non si farà neppure la tradizione cena natalizia che il Comune organizza ogni anno con i circoli. "Siamo in continuo contatto con tutti i club anziani – assicura l’assessore al Welfare Dimitri Tinti – e a tutti raccomandiamo la massima cautela".

Gli ultimi due Decreti del presidente del Consiglio non sembrano incidere sulla loro attività: "Il Decreto del 13 ottobre – spiega Tinti – equipara i centri anziani ai centri sociali e culturali e consente le attività a condizione che la Regione accerti la loro compatibilità con l’andamento della situazione epidemiologica". Per ora, insomma, non sono previsti ulteriori limitazioni e, aggiunge Tinti "non ci sono nuovi protocolli da parte della Regione: valgono quelli già esistenti".

"Domani faremo un giro – assicura Giorgio Falcioni – in tutti i club anziani per capire la situazione: l’affluenza non è tantissima perché gli anziani hanno paura". Pur in una situazione non facile non mancano le idee, con tante iniziative di solidarietà di cui gli anziani sono già stati protagonisti nei mesi scorsi. Proprio domani sarà presentato "L’anzianotto" il nuovo giornale gestito dai club anziani e di cui loro sono i principali protagonisti. "Quello che abbiamo constatato in questi mesi – conclude Tinti – è che gli anziani non si perdono d’animo e sono sempre pronti ad inventarsi qualcosa".

Anna Marchetti