Centro estivo gratis Pesaro, Loreto: l’oratorio che batte tutti

Ogni giorno ospita gratuitamente 490 bambini. Il parroco: "Puntiamo sulla comunità"

L'oratorio di Loreto (Fotoprint)

L'oratorio di Loreto (Fotoprint)

Pesaro, 30 giugno 2019 - Ospitano ogni giorno 490 bambini, dai 5 anni alla seconda media. Gratis. Come fanno? Semplice, hanno 140 animatori, che volontariamente si spendono per loro. E’ questa la grande forza dell’oratorio di Loreto, il più grande dei 28 che funzionano anche in tante altre parrocchie della diocesi. Dal 12 giugno al 31 luglio, dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 12,30. Ma i primi alle 7,30 sono già lì perché i genitori vanno al lavoro e gli ultimi restano sino alle 13,30. Uno sforzo immenso, che però a Loreto portano avanti con grande entusiasmo, trascinati dalla forza di Don Peppe Fabbrini. «Quando 17 anni fa abbiamo iniziato l’attività d’oratorio abbiamo puntato sulla comunità. E’ la comunità intera che educa, con i suoi valori umani e cristiani, le nuove generazioni e questo richiede un impegno ed un sostegno. Se curiamo il corpo di Cristo sull’altare, non possiamo dimenticare le sue membra». Sicchè vedere tanti ragazzi che, anziché andare al mare, si occupano dei più piccoli lascia quasi stupiti: «Qualcuno viene tutti i giorni, perché ha piacere di farlo, altri 3-4 giorni la settimana. Abbiamo parecchi giovani che sono cresciuti qui e si sentono di restituire quello che hanno ricevuto dall’oratorio, ma anche degli adulti che sono d’aiuto ai giovani educatori».

Don Peppe Fabbrini, a destra, al suo fianco una collaboratrice e il gruppo di educatori
Don Peppe Fabbrini, a destra, al suo fianco una collaboratrice e il gruppo di educatori

Domanda provocatoria: i genitori portano qui i figli perché è gratis o perché lo ritengono un luogo sano? «Ho avuto testimonianze di persone che scelgono l’oratorio perché lo riconoscono come educativo. Ogni anno, prima di cominciare l’attività, presento il progetto ai genitori: se li mandano qui perché è gratuito o solo per parcheggiarli non lo so, io comunque faccio loro una proposta educativa. C’è una storia in sviluppo perché portiamo avanti un tema biblico ogni estate scegliendo un personaggio che ci dà i criteri educativi per innescare diverse attività: l’anno scorso era Abramo, quest’anno Tobia. Poi lo decliniamo con laboratori di cartellonistica, di riflessione, di danza, di teatro. Quest’anno abbiamo inserito la canzone che Simone Cristicchi ha presentato a Sanremo ‘Abbi cura di me’ e il progetto si chiama proprio così, abbiamo informato anche il cantante. Riflettiamo sui valori che la canzone, ma soprattutto il libro di Tobia, ci presentano». Gli spazi a disposizione sono enormi: una palazzina di 3 piani col cortile, i campi da basket e da calcio, il salone del circolo, il bocciodromo: «Un numero così grande di ragazzi ha bisogno di grandi spazi: d’altronde a Loreto siamo quasi 10.000».

Il gioco è organizzato ma anche libero, non mancano i biliardini sempre presi d’assalto. C’è la merenda, gratis pure quella, poi a mezzogiorno ci si ritrova nel cortile, luogo di accoglienza del mattino e dei saluti quando arrivano i genitori a prendere i ragazzi. Ma qualcuno è riconoscente? «La mia filosofia che dico sempre ai genitori è: chi può dà. Chi ha molti soldi e non vuol dare, mi spiace solo di come crescerà i suoi figli, ma chi non può dare non deve vergognarsi. A volte mi arrivano offerte inaspettate, magari da pensionati senza figli».