GIOVANNI VOLPONI
Cronaca

Che feeling tra i sindaci. Biancani e Gambini, intesa ai massimi livelli

La collaborazione tra i due capoluoghi al centro dei discorsi. Ed il prefetto a rilanciare la sfida per la capitale europea della cultura .

La collaborazione tra i due capoluoghi al centro dei discorsi. Ed il prefetto a rilanciare la sfida per la capitale europea della cultura .

La collaborazione tra i due capoluoghi al centro dei discorsi. Ed il prefetto a rilanciare la sfida per la capitale europea della cultura .

URBINOUna festa all’insegna della distensione quella di ieri, in cui entrambi i discorsi dei due primi cittadini dei capoluoghi hanno incitato alla collaborazione. Per la verità, il prefetto Emanuela Saveria Greco è stata colei che più di tutti, probabilmente, ha sottolineato le possibili sinergie, invitando esplicitamente Andrea Biancani e Maurizio Gambini a collaborare per candidare le due città a Capitali europee della cultura 2033. I due sindaci, che avevano già parlato, si sono scambiati energiche strette di mano e sguardi d’intesa, ad ogni modo. Più stringato il discorso di Biancani, che ha puntato sui diritti: "Non dimentichiamo il sacrificio di chi ha dato la vita per la nostra libertà e non e non dimentichiamo chi in queste ore sta perdendo la propria libertà e la propria vita a causa delle decine di conflitti o delle violazioni dei diritti umani, come sta avvenendo a Gaza, nell’indifferenza del mondo". Più lunghe e a tratti a braccio le parole di Gambini, emozionato per la prima volta di questa manifestazione a Urbino: "Aspettavamo il riconoscimento di Capoluogo da 164 anni, dall’unità d’Italia. Ma dal 1946 i cittadini hanno scelto la Repubblica grazie ai nostri padri e ai nostri nonni che hanno ricostruito un paese forte, democratico e civile. Noi oggi dobbiamo raccogliere quell’eredità, tenerla stretta e continuare a lavorare per la democrazia e l’uguaglianza".Il sindaco di Urbino si è concesso anche una gaffe, accreditando al governo Berlusconi il ripristino della festività del 2 giugno, legge che invece fu promulgata dal secondo governo Amato, ma il cui ispiratore non era l’esecutivo, bensì il presidente Ciampi. Ad ogni modo, la mattinata è stata a detta di tutti una bellissima festa, e il merito va allo staff della prefettura, affiancata dai due comuni capoluogo e dal Reggimento Pavia. Un format decisamente da replicare.gio. vol.