
Che fine ha fatto la legna degli ippocastani tagliati ormai più di un anno fa in viale Martiri della libertà? Se lo chiede Rifondazione nel suo ultimo comunicato.
Il Comune ha forse provveduto a dare la legna ai bisognosi, come da tradizione?
Secondo Rifondazione va chiarito tutto. Scrive infatti Rifondazione: "I lavori lungo viale Martiri della Libertà da Porta Fano alla Croce sono rimasti incompiuti (la messa a dimora dei nuovi alberi), così come a tutt’oggi non è dato sapere che fine abbiano fatto i 57 ippocastani abbattuti per sistemare il viale".
I fatti secondo RC: "Il 23 luglio dello scorso anno abbiamo scritto all’amministrazione facendo alcune proposte, purtroppo non accolte, e chiedendo espressamente che fine avrebbero fatto i 57 ippocastani del viale. L’11 settembre il Resto del Carlino pubblicava la risposta del vice-sindaco Chiarabilli, che aveva avuto tutto il tempo per le opportune verifiche sul contratto di appalto stipulato qualche mese prima e quindi aveva gli elementi per una risposta semplice, tipo: "Il legname viene consegnato al Comune": così tutti saremmo stati soddisfatti e sarebbe caduta ogni eventuale polemica.
Lui invece ha trasformato una legittima domanda in una provocazione, dandosi così un pretesto per non rispondere, come se non sapesse che gli alberi che sono stati abbattuti appartengono al Comune, cioè ai cittadini, non agli assessori, e hanno un valore economico da calcolare nel contratto d’appalto. Avendo una lunga esperienza amministrativa, gli era facile verificare, ma non lo ha fatto. Eppure, forse senza volerlo, la risposta l’ha data quando ha affermato che la delibera dei lavori del viale è stata approvata dalla sua giunta "in un periodo in cui non vi era un’evidente crisi energetica." In caso di crisi energetica la delibera sarebbe stata diversa?
Di fronte al suo ripetuto silenzio (7 mesi) siamo tornati alla carica sempre sul Carlino l’11 aprile 2023, precisando che la conclusione alla quale giungeva chiunque avesse letto la risposta di Chiarabilli era che siccome non c’era "un’evidente crisi energetica" il legname, che è del Comune, è stato lasciato tutto in mano alla ditta appaltatrice, senza alcuna contabilizzazione economica in favore del Comune. Ci auguravamo tuttavia che Chiarabilli si fosse espresso male e restavamo in attesa di una sua risposta.
Da allora sono trascorsi altri 7 lunghi mesi, ma a tutt’oggi nessun chiarimento. Dovremo forse, vice sindaco, rivolgerci al prefetto o alla Corte dei conti regionale per avere quei chiarimenti che da ben oltre un anno chiediamo inutilmente?".
a.b.