"Che fine ha fatto la catastrofe della siccità?"

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Gentile lettore, a confronto di quanto abbiamo letto, detto, ascoltato, declamato e scritto sulle conseguenze della terribile siccità della scorsa estate le pagine della Bibbia sulle piaghe d’Egitto e sui castighi agli ingiusti e ai negatori di Dio erano roba da "Corrierino dei piccoli". La differenza fra quei tempi e i nostri – fortuna o sfortuna che sia – è che allora tutti tremavano di paura di fronte a quelle parole di profeti e messia mentre oggi a nessuno di noi passerebbe per la mente di prendere sul serio le visioni apocalittiche della siccità, tanto siamo convinti che non toccherà a noi, che comunque noi saremo da qualche altra parte e che qualcuno inventerà qualche rimedio che apparirà a noi follower su facebook e internet. I fiumi in secca, i ghiacciai sciolti, la gente morta di sete, tutta roba buona per qualche bella foto. Provi a pensare per un attimo a quella che doveva essere l’immagine del secolo: il papa che da solo sale verso San Pietro sotto la pioggia e in piena pandemia. Oggi quell’immagine non la vorrebbe nessuno manco se gliela regalassi, altro che l’umanità che ha smarrito la retta via e la necessità di un ritorno alle origini. Fai quello che puoi e fallo da solo: se sei bravo qualcuno vicino a te ne trarrà beneficio. Il resto è siccità senza rimedio.