
"Che fretta c’è di partire con le demolizioni se ancora non c’è il progetto esecutivo di realizzazione del nuovo ospedale?"...
"Che fretta c’è di partire con le demolizioni se ancora non c’è il progetto esecutivo di realizzazione del nuovo ospedale?" Questo, in estrema sintesi, il senso dell’odg urgente (che porta la firma dei consiglieri Mattioli, in foto, Bernardi, Tommasoli, Vastante, Fabbri, Lugli e Mariani) approvato ieri in Consiglio comunale con 19 voti favorevoli e 8 contrari. Il nodo sta nel trasferimento degli ospiti della cosiddetta ‘Cittadella della Salute Mentale’: più si accelera con l’iter per le demolizioni, maggiore sarà lo "stress psicologico e logistico inflitto inutilmente alle persone prese in carico, alle loro famiglie e agli operatori sanitari di riferimento". Un invito a una riflessione ponderata, insomma, valutando alternative meno drastiche e che magari si trovino dentro il comune. Questo in riferimento all’ipotesi del trasferimento di una settantina di utenti alla Civitas dell’Apsella di Vallefoglia, definita "evidente operazione di privatizzazione della sanità", e in generale una vicenda "degna di essere attenzionata dalla magistratura". Su questa frase si è scagliata l’opposizione, a partire da Andreolli e poi Boresta, che parla di "elucubrazioni mentali prive di fondamento". Ironizza Marchionni: "Il sindaco ha detto che bisogna correre, ma non troppo, poi che la pratica è stata presentata come incompleta. Mettere i bastoni tra le ruote a un progetto che ha avuto le autorizzazioni solo per un puntiglio, è fuori luogo. Rischiate di farci una figuraccia". E ancora: "Attendo che domani la Procura sia informata di quelle che sono le allusioni ai reati che avete inserito all’interno del documento. Qualora non fosse così saremo noi a presentare un esposto alla Procura". Alla fine è stato presentato un emendamento per cancellare il riferimento alla magistratura. "Queste parole - ha detto Gambini – spostano l’attenzione dall’oggetto politico che è la domanda: c’è qualche ragione per anticipare le demolizioni?". Seduta sospesa per qualche minuto, poi la comunicazione del presidente Belloni: emendamento non accolto poiché già iniziate le dichiarazioni di voto.