Check up agli alberi: per evitare tragedie

Controlli serrati sui fusti di grande taglia dentro e intorno al centro. L’assessore Guidi: "C’è solo un pianta che dovremo abbattere"

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di Nicola Petricca

Nuovo giro di controlli sugli alberi di grande taglia che si trovano dentro e attorno al centro storico. Questa volta, a essere ispezionate sono state le piante di Pian del Monte, analizzate da una ditta di esperti che le studia con scalate in tree climbing, test come prove di trazione e misurazioni, e strumenti appositi, per determinare se siano in salute o se costituiscano un pericolo e, quindi, vadano abbattute o potate.

"A quanto pare, c’è solo una pianta che forse dovremo abbattere - afferma il vicesindaco, Massimo Guidi -. Si tratta di un cedro, che alcuni anni fa si era spezzato in punta fino a un certo livello. Attendiamo la relazione tecnica, ma non mi pare ci fossero altri interventi di rilievo da fare: lo stato di salute delle piante di grandi dimensioni che stiamo monitorando, dentro e attorno al centro, è buono". Dell’operazione e dell’importanza di un adeguata manutenzione, Guidi aveva parlato la scorsa settimana durante l’evento "Siamo tutti pedoni", organizzato dal Centro Antartide assieme ai sindacati, in cui la cura del verde è stata indicata come fondamentale per la vivibilità e la sicurezza della città: "Il verde urbano non si può trattare come un bosco o un’oasi nei parchi. Bisogna tenerlo in un certo modo, scegliere gli alberi giusti e piantarli correttamente. Quando si riducono con potature e altro, si deve farlo in maniera delicata, in particolare con i grandi alberi e, soprattutto, con gli eventi atmosferici che diventano sempre più estremi. Perciò abbiamo avviato la collaborazione con questa ditta di esperti. Abbiamo cominciato l’anno scorso dalla zona del Pincio perché c’erano molti ippocastani, che sono cavi. Tre-quattro di loro erano in condizioni pericolose e lo studio condotto ci ha permesso di intervenire: quando abbattiamo una pianta, non lo facciamo per divertimento, ma perché necessario. Spesso, da fuori sembrano sane, ma magari all’interno sono marce o cave e ciò è successo anche in questo caso. Poi abbiamo esteso il monitoraggio a Pian del Monte, in cui ci sono alberi di 70-80 anni. Se riusciremo, con questi esperti vorremmo anche fare un intervento dimostrativo sul platano di via Valerio". Controlli e interventi, in questo caso in autonomia da parte del Comune, avvengono periodicamente pure in altre parti del territorio. Guidi spiega come sia molto importante fare attenzione soprattutto ai rami, che possono seccarsi e cadere, creando pericoli in una zona spesso battuta dal vento come Urbino: "Dove ne vediamo, agiamo. Per esempio, abbiamo appena potato delle piante di fronte alla scuola media Volponi e siamo intervenuti anche all’asilo Tartaruga. Ancora non si vede, perché si seccherà un po’ alla volta, ma abbiamo pure tagliato l’edera cresciuta su tutte le querce che si trovano sotto alle mura, in zona San Bartolo: essa rovina le piante, carica i rami e aumenta i rischi in caso di vento".

Insomma, un lavoro completo per scongiurare il ripetersi di tragedie come quella che capitò nel 2015, quando una donna appena scesa dal bus venne colpita e uccisa da un albero abbattuto dal vento nella zona dei collegi universitari.