
I residenti di via Cimarosa hanno segnalato la situazione a Fratelli d’Italia. Malandrino: "Già dal mattino i tossicodipendenti si infilano in quell’area". .
"I residenti di via Cimarosa, in particolare quelli che abitano nelle case che confinano con il Parco Miralfiore, sono molto preoccupati dalla intollerabile situazione che si è creata a causa della mancata manutenzione della vegetazione, che ha formato una vera e propria giungla dove operano indisturbati gli spacciatori". A segnalarlo sono i consiglieri comunali di Ffratelli d’Italia, come spiega il capogruppo Daniele Malandrino: "Siamo stati contattati da diversi residenti della zona – dice – quindi mi sono recato sul posto e ciò che ho visto è ancor peggio di quel che immaginavo: un continuo via vai di tossicodipendenti che si addentrano nei sentierini tra la folta vegetazione per acquistare le dosi spesso consumate in loco. Devo dire che se abitassi in via Cimarosa sarei molto preoccupato per i miei familiari ed i possibili rischi creati da questa situazione. Già di prima mattina – aggiunge – si può notare il via vai di tossicodipendenti che si addentrano in quei sentieri per raggiungere gli spacciatori, che operano indisturbati grazie anche alla protezione fornita dall’abbondante ed intricata vegetazione che nessuno ha provveduto a sistemare. L’andirivieni continua ininterrottamente per tutta la giornata, fino alla sera tardi ed arrivano per rifornirsi di droga da tutta la Regione e dalla confinante Romagna".
Malandrino sottolinea come "il verde di quella zona, a detta dei condomini, dovrebbe essere manutenuto dal Comune tramite Aspes, ma l’ultimo intervento di sfalcio e potatura è stato eseguito lo scorso anno". E aggiunge: "Sempre i condomini ci hanno detto che, in merito alla responsabilità della manutenzione del verde c’è un contenzioso tra il Comune e i residenti: loro provvedono alla manutenzione del verde che dalla strada pubblica va a ridosso dei condomini, mentre la parte che è a ridosso del Parco Miralfiore dovrebbe essere manutenuta dal Comune ma è in stato di grave incuria. In ogni caso – dice Malandrino – vanno rilevate delle verità insindacabili, ovvero che via Cimarosa è pubblica e che la zona dello spaccio è al confine del parco pubblico. E’ necessario anche ricordare che il sindaco è responsabile della sicurezza dei propri cittadini e che lo spaccio che avviene in zona crea una situazione di pericolo". Il capogruppo FdI conclude: "Il fenomeno dello spaccio è molto complesso e va affrontato a più livelli – dice – ma in questo caso, la manutenzione del verde, che non richiederebbe degli sforzi enormi, porterebbe dei vantaggi immediati come una maggiore sicurezza, una più ridotta possibilità di delinquere senza essere visti e una maggiore facilità di controllo e operatività da parte delle forze dell’ordine".
Alice Muri