Sarà il regalo di Natale per tutto lo sport paralimpico la serie tv "I fantastici 5" che andrà in onda durante le feste su Canale 5, con Raul Bova nei panni dell’allenatore di questi atleti così speciali e che ha avuto l’onore del red carpet all’ultima mostra internazionale del cinema di Venezia. Un paio di puntate sono state girate al Palaindoor di Ancona ed è lì che Chicca Mencoboni, atleta paralimpica pesarese con un palmares eccezionale (12 italiani outdoor e 9 indoor), è stata agganciata dalla produzione per fare la comparsa. Ma alla fine il suo ruolo si è rivelato ancora più importante per far sì che lo sceneggiato fosse il più possibile credibile per chi, come lei – ipovedente – conosce bene le dinamiche di chi fa sport superando i propri limiti. "Ho dato loro più informazioni possibili e portato anche i miei cordini da gara coi quali corro agganciata all’atleta guida che poi mi hanno chiesto di invitare sul set – racconta -. Alla fine si è creato un bellissimo rapporto con l’attrice che interpreta il ruolo dell’atleta non vedente, Fiorenza D’Antonio, alla quale ho dato molti suggerimenti per riuscire ad entrare appieno nella parte". Tutto è nato per caso, lo scorso dicembre, mentre una mattina Chicca si allenava al Palaindoor di Ancona, come fa spesso durante l’inverno: "Era già stata una giornata speciale perché avevo girato un video con Gianmarco Tamberi che ha voluto provare a correre insieme a me sulla distanza dei 60 metri guidandomi col cordino. A fine allenamento sono stata avvicinata da una persona, che poi ho scoperto essere il produttore della Lux Vide, Lorenzo Lucarini. Un uomo dalla grande sensibilità, dato che ha già prodotto Blanca, la serie dedicata alla collaboratrice di polizia non vedente. Abbiamo parlato un po’ e alla fine mi ha chiesto se volessi partecipare ai Fantastici 5 come comparsa". La storia, che si sviluppa in 8 puntate da 50’ ciascuna, narra di un gruppo di atleti diversamente abili che affrontano difficoltà, passioni, relazioni e attività sportiva, all’insegna dell’inclusione e della felicità: "La storia è veramente molto bella. Raul Bova, nei panni dell’allenatore, è chiamato a misurarsi per la prima volta con il mondo dei diversamente abili e prima di tutto cerca di tirar fuori i ragazzi dalle loro chiusure, dal loro dolore e dal percorso di sofferenza che hanno dovuto affrontare. Spero che passi il giusto messaggio: che i paralimpici sono prima di tutto atleti, che ogni giorno lottano per risolvere i propri problemi, non solo in campo ma anche fuori, per una reale integrazione nella società".
Elisabetta Ferri