La battigia si può occupare anche da chi non è cliente del bagnino? Il dubbio se lo è posto l’altra sera posto il signor Raffaele Diotallevi, il quale ci ha inviato questa lettera: "Abbiamo festeggiato, come ogni anno, il compleanno di nostro figlio Massimo insieme a qualche compagno (5-6 ragazzi) all’area gonfiabili di Gigilandia. Alla fine della festa, considerato il caldo, i bambini hanno chiesto di scendere in spiaggia a fare un bagno al mare. Siamo scesi per la stretta lingua di spiaggia libera che costeggia il camminatoio a sinistra della concessione di bagni Tino mentre a destra la spiaggia era vuota ovviamente. Ci allarghiamo nell’area della concessione sulla battigia (5 mt dalla riva). I bimbi non fanno in tempo ad entrare in acqua che arriva una sorta di guardiano che puntandoci la torcia negli occhi ci chiede di non sedere sui lettini in riva al mare e di uscire dalla spiaggia di Tino. Eravamo seduti seduti sul bordo estremo dei lettini. Ci alziamo immediatamente ma, alla richiesta di uscire dalla concessione, ci siamo sentiti ingiustamente richiamati in quanto sulla battigia, che rimane comunque uno spazio di libero transito per tutte le spiagge Italiane, anche se non sono rari i tentativi di prevaricazione della legge da parte di molti bagnini. Ho tentato di spiegare al guardiano che la legge ci permetteva di occupare la battigia ma lui ha insistito che ce ne andassimo. Non essendo certo al 100% della Legge in essere e non avendo voglia di iniziare un alterco, abbiamo deciso di andarcene. Ho segnalato il fatto alla Capitaneria di Porto. Sentirsi trattati come dei mezzi delinquenti con la torcia puntata in faccia di fronte ai propri figli non è cosa trascurabile". Risponde il titolare dei bagni Tino: "Il signore era seduto sui lettini della nostra concessione, e questo non si può. Il nostro addetto ha chiesto ai signori di alzarsi, ed aveva il diritto di farlo. La sola battigia altrimenti, da sempre, è di libera fruibilità"

Cronaca

La protesta. Il fatto accaduto l’altra sera alle 23



La battigia si può occupare anche da chi non è cliente del bagnino? Il dubbio se lo è posto l’altra sera posto il signor Raffaele Diotallevi, il quale ci ha inviato questa lettera: "Abbiamo festeggiato, come ogni anno, il compleanno di nostro figlio Massimo insieme a qualche compagno (5-6 ragazzi) all’area gonfiabili di Gigilandia. Alla fine della festa, considerato il caldo, i bambini hanno chiesto di scendere in spiaggia a fare un bagno al mare. Siamo scesi per la stretta lingua di spiaggia libera che costeggia il camminatoio a sinistra della concessione di bagni Tino mentre a destra la spiaggia era vuota ovviamente. Ci allarghiamo nell’area della concessione sulla battigia (5 mt dalla riva). I bimbi non fanno in tempo ad entrare in acqua che arriva una sorta di guardiano che puntandoci la torcia negli occhi ci chiede di non sedere sui lettini in riva al mare e di uscire dalla spiaggia di Tino. Eravamo seduti seduti sul bordo estremo dei lettini. Ci alziamo immediatamente ma, alla richiesta di uscire dalla concessione, ci siamo sentiti ingiustamente richiamati in quanto sulla battigia, che rimane comunque uno spazio di libero transito per tutte le spiagge Italiane, anche se non sono rari i tentativi di prevaricazione della legge da parte di molti bagnini. Ho tentato di spiegare al guardiano che la legge ci permetteva di occupare la battigia ma lui ha insistito che ce ne andassimo. Non essendo certo al 100% della Legge in essere e non avendo voglia di iniziare un alterco, abbiamo deciso di andarcene. Ho segnalato il fatto alla Capitaneria di Porto. Sentirsi trattati come dei mezzi delinquenti con la torcia puntata in faccia di fronte ai propri figli non è cosa trascurabile".
Risponde il titolare dei bagni Tino: "Il signore era seduto sui lettini della nostra concessione, e questo non si può. Il nostro addetto ha chiesto ai signori di alzarsi, ed aveva il diritto di farlo. La sola battigia altrimenti, da sempre, è di libera fruibilità"

"Ci hanno cacciati dalla battigia,  è stata una prevaricazione".  "Non è vero, erano sui lettini"    

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