
Il cast artistico e tecnico del film con l’assessore comunale Daniele Vimini
Un cast importante, riflessioni attuali, e una città intera come set. “Miopia. Le identità nascoste“, il nuovo film scritto e diretto da Rocco Mortelliti, è stato presentato ieri a Pesaro assieme ai suoi protagonisti: Gabriele Cirilli, Pio Stellaccio, Massimo Wertmüller, Francesca Rettondini, numerosi attori e maestranze. Le riprese, partite all’inizio del mese, si stanno svolgendo in luoghi simbolo della città: Palazzo Ducale, Musei Civici e il presidio sanitario di Gallantara. Prodotto da Roberto Siepi di MovieStar Production, con il sostegno di Marche Film Commission e il patrocinio del Comune, il film è già stato acquistato da Rai Cinema.
"Un sogno portare la mia città sulla Rai", ha dichiarato Siepi. Il regista Mortelliti racconta una genesi lunga, segnata dalla pandemia e dai rallentamenti nei finanziamenti pubblici all’audio-visivo: "Durante il Covid mi sono chiesto se saremmo usciti migliori da quella esperienza tragica. Purtroppo non è successo. Questa sceneggiatura parla di ipocrisia, di chi finge di non vedere, di chi si rifiuta di conoscersi davvero. È un thriller psicologico dove si toccano temi scomodi: politica, religione, giustizia, ambiente".
E aggiunge un ricordo del suocero Andrea Camilleri: "Nel finale ho voluto lasciare uno spiraglio di luce. Andrea scriveva: “Io ho fiducia nell’umanità, nella sua capacità di superare ogni situazione. Questa fiducia mi dà fiducia“". Pio Stellaccio, interpreta Francesco, il protagonista, "un uomo cresciuto con valori solidi: libertà, apertura, comunione. Quegli ideali che il boom economico aveva fatto sembrare quasi scontati. Ma nel confronto con la realtà si rende conto che si tratta di promesse illusorie. I figli di quella generazione oggi sono smarriti. Eppure io sono un ottimista e credo che possiamo diventare meno miopi".
Massimo Wertmüller porta sullo schermo il volto di "un nonno poeta che cerca di proteggere la bellezza, non come qualcosa in più, ma come una necessità vitale. Animalismo, ecologia, bellezza sono tutti temi legati al mio personaggio".
Sofia Cecchetti, di Marche Film Commission, ha ricordato che secondo recenti ricerche "ogni euro investito nel settore ne genera oltre tre di indotto. È cultura, ma è anche lavoro". L’assessore Daniele Vimini le fa eco: "Il cinema, oltre a emozionare, diventa uno strumento di promozione del territorio". “Miopia“ guarda dentro le crepe di una società che, rispetto a una narrazione ormai sbiadita, si ritrova oggi a fare i conti con una realtà più opaca, segnata da crisi e perdita di riferimenti. Il film non promette risposte facili, ma invita a rimettere a fuoco lo sguardo, a interrogarsi su cosa resta di certi valori e su quale futuro siamo ancora in tempo a costruire.
Leonardo Damen