Ciclabile, raccolte 1.100 firme

Il tracciato della ciclabile del Metauro, che ancora non esiste, sembra già tracciare un solco profondo tra due diverse fazioni. Da un lato quelli che sposano l’ipotesi progettuale di Andrea Biancani, il consigliere del Pd che aveva seguito la questione durante la scorsa legislatura in Regione, puntando su un tracciato a ridosso della ex ferrovia, che non escludeva ma sicuramente non incoraggiava la riattivazione del traffico ferroviario su quel segmento; dall’altro il progetto dell’assessore Francesco Baldelli, che spostando il tracciato a circa 5 metri dai binari ritiene di poter in un futuro non troppo lontanto valutare la riattivazione della linea. Tra i fautori del primo progetto ci sono quelli dell’associazione For.Bici Fano e della Fiab Marche, che hanno già raccolto 1.100 firme per evitare che sia interrotto l’iter per realizzare la pista ciclopedonale ad un metro e mezzo di distanza dai binari della ferrovia Fano-Urbino dismessa nel 1987. Il documento verrà inviato ora alla Regione. "Tantissime persone vogliono muoversi a piedi o in bicicletta- spiegano Enrico Tosi (Fiab Marche) e Gianni Collina (For.Bici Fano)- evitando anche un ulteriore consumo di suolo visto che la pista ciclopedonale può essere posizionata a ridosso del percorso ferrato e non al ‘posto di...’ come i detrattori della proposta sostengono. La pista ciclopedonale si snoda lungo un percorso pieno di attrazioni ambientali e culturali e può rappresentare anche una grande opportunità di crescita economica". A spaventare è anche il rischio – che però l’assessore regionale Baldelli esclude – che il dilatamento dei tempi provocato da un secondo progetto, possa far perdere i 4,5 milioni di euro già stanziati dal ministero per la proposta originaria. Che vanno utilizzati entro la fine dell’anno.

b.i.