Ciclovia del Foglia: "La Regione dov’è?"

Se lo chiede il consigliere regionale Andrea Biancani (Pd): "I soldi ci sono, i progetti pure e i lavori dovevano iniziare ad inizio 2022"

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Già due anni fa, tutto sembrava pronto per far partire i lavori della ciclovia del Foglia: "Aggiudicare i lavori entro il 2021 e aprire i cantieri nel primo trimestre del 2022". Era questo il cronoprogramma sulla realizzazione della Ciclovia del Foglia annunciato in Aula dalla giunta regionale il 15 dicembre del 2020, in risposta ad un’interrogazione a firma del vicepresidente del Consiglio regionale, Andrea Biancani (Pd). A distanza di quasi due anni, ora Biancani segnala che i lavori non sono mai iniziati e presenta una nuova interrogazione alla Giunta regionale.

"La ciclabile del Foglia – scrive – è un’opera molto attesa dai residenti che in questi anni ho seguito e sostenuto. Collega la foce del fiume con la vallata del Foglia ed è stata pensata come un’infrastruttura non solo turistica, ma a servizio di tutti i cittadini nella quotidianità, perché attraversa insediamenti abitativi e produttivi". La prima parte del progetto, per una lunghezza complessiva di circa 26 chilometri, è suddivisa in due lotti funzionali (da Pesaro a Vallefoglia e da Vallefoglia a Borgo Massano di Montecalvo) e può contare su un finanziamento statale di 5,5 milioni di euro, ottenuto nel 2017. "Al cambio di legislatura avevamo lasciato le risorse e il progetto preliminare pronto. Più esattamente nel giugno del 2020 era stato definito lo studio di fattibilità tecnico-economica e il mese successivo era partito il bando per affidare la redazione del progetto esecutivo, cosa avvenuta nel gennaio del 2021 con l’individuazione dei progettisti".

"Sono passati quasi due anni dalle rassicurazioni che avevo ricevuto in Aula – continua Biancani – il secondo lotto (Il tratto Vallefoglia-Borgo Massano) non ha visto partire i lavori e per il primo lotto (Pesaro-Vallefoglia) mi risulta che l’iter sia ancora più in ritardo. Chiedo: quando parte il cantiere? A fine 2021 fortunatamente, visto che a tutt’oggi non sono ancora iniziati i lavori, il Ministero aveva già concesso un rinvio per la data di inizio lavori, spostandola al 31 dicembre del 2022. Se i lavori non partono, chiedo alla Regione, rischiamo di perdere il finanziamento statale? Ad oggi, e siamo ad ottobre, non sono neppure state avviate le procedure di gara. La Regione, presumo, si dovrà già attivare per ottenere un’ulteriore proroga e soprattutto quando è previsto l’inizio dei lavori, dato che erano stati annunciati per l’inizio del 2022?".

Biancani solleva inoltre un’altra questione sul tema delle ciclabili: "Nella suddivisione dei compiti concordata con i Comuni alla Regione spetta la progettazione e la realizzazione delle ciclovie, mentre alle amministrazioni locali il carico degli espropri e la successiva manutenzione. Per il nuovo tracciato della Ciclovia del Metauro, che la Regione ha voluto modificare per non utilizzare l’area dell’ex ferrovia Fano-Urbino, sono stati previsti nel 2023 due milioni di euro aggiuntivi, di cui una parte proprio per cofinanziare con i Comuni le procedure di esproprio e i conseguenti costi relativi alle indennità da corrispondere ai privati, modificando gli accordi precedenti. Mi chiedo, perché non aiuta anche i Comuni della vallata del Foglia, sostenendo con fondi regionali la spesa degli espropri?”.