"Cifre ’irrisorie’ per i terreni interessati dalle opere? In realtà sono superiori a quelle stabilite per legge". Così replica la Snam, a cui si deve la realizzazione del metanodotto che sta attraversando la dorsale Adriatica coinvolgendo, attraverso espropri di terreni, alcuni Comuni del nostro entroterra: Mercatello, Apecchio e Borgo Pace. La replica è conseguente alle accuse che erano arrivate da un comitato su uno dei punti più ‘sensibili’, quello degli indenizzi: "Non è corretto sostenere che Snam paghi ‘cifre irrisorie’ per i terreni interessati dalle opere. Anzi, nel corso degli incontri volti alla sottoscrizione di accordi bonari – scrive il colosso dell’energia –, le cifre proposte sono superiori a quelle stabilite per legge. I terreni – si precisa – non saranno oggetto di esproprio, eccezion fatta per poche aree dedicate agli impianti fuori terra, ma semplicemente soggetti a vincolo di servitù di gasdotto che una volta completati i lavori non comporta il cambio di destinazione d’uso e consente qualsiasi ripristino della situazione ante-operam, di cui sarà Snam stessa a farsi carico. Snam procederà a ripristinare in misura completa i luoghi interessati negli interventi".
Questo il punto principale delle opere che sono in corso lungo l’appennino provinciale, anche perché sono quelle che vanno a toccare il portafoglio. Snam tiene anche a sottolineare un punto di non poco conto e cioè quello della sicurezza: "L’infrastruttura è anche intrinsecamente sicura. Come per ogni altra sua opera, Snam segue le più restrittive normative nazionali e internazionali di riferimento, che garantiscono l’esercizio in condizioni di massima sicurezza, anche in presenza di eventi sismici o franosi. Tra le numerose sfide ingegneristiche che saranno affrontate durante la costruzione del gasdotto c’è l’utilizzo di tecnologie consolidate, come ad esempio attraversamenti mediante l’utilizzo di tecnologie trenchless (ovvero senza scavi a cielo aperto) che consentiranno di superare contesti geomorfologici complessi e zone antropizzate (zone abitate, ndr) riducendo il più possibile l’impatto ambientale. Inoltre, sarà posta massima attenzione al ripristino dello stato dei luoghi attraverso interventi per la tutela del paesaggio e della biodiversità. A titolo di esempio, l’intervento eseguito negli scorsi anni, per un’opera simile, sulle rive del fiume Marecchia, avendo messo in sicurezza l’alveo per la posa della condotta, ha fatto sì che il fiume non esondasse nemmeno durante l’alluvione del 2023".
Insomma, anche attenzione alle tematiche ambietali. Quindi Snam spiega l’importanza dell’opera che ha in corso: "La realizzazione della Linea Adriatica – sottolinea – ha lo scopo di potenziare, sottoforma di una dorsale alternativa a quella attualmente esistente, la direttrice di trasporto del gas dal sud del Paese fino alle principali aree di mercato e agli stoccaggi del nord Italia, consentendo al sistema energetico italiano di accogliere quei flussi di gas addizionali in arrivo nei punti di importazione del sud e del centro Italia che negli ultimi due anni hanno contribuito in maniera decisiva a minimizzare la dipendenza dal gas russo. Il progetto, inserito nel capitolo RepowerEu del Pnrr, riveste un ruolo strategico per la sicurezza e la resilienza del sistema energetico nazionale, assumendo oggi ancor più rilevanza in considerazione dei mutati scenari geopolitici che richiedono di ridurre la dipendenza dalle forniture di gas naturale provenienti dalla Russia e, al contempo, di garantire la piena disponibilità di energia per famiglie e imprese, specie durante i picchi di consumi tipici delle giornate più fredde".