Città commossa per l’addio a Manuela

Duomo stracolmo di cittadini per la cerimonia funebre della Bartolucci, l’amatissima pizzaiola de “il Buco“ in piazza della Repubblica

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Mentre una gelida pioggia, all’esterno, sferzava i muri del duomo di Urbino, ieri pomeriggio l’interno gremito della chiesa si è idealmente trasformato in un caldo abbraccio diretto ai famigliari di Manuela Bartolucci. In centinaia si erano riversati nell’edificio per dare l’ultimo saluto a una donna che ha rappresentato tanto per la città e non solo.

Storica pizzaiola de “Il Buco“, in cui ha servito pizze e cresce sfogliate a migliaia di urbinati, lavoratori, studenti e turisti nel corso del tempo, spesso con la battuta pronta, e persona attivissima nel sociale, è morta martedì mattina a soli 44 anni, lasciando marito, madre, sorella e nipoti. "Manuela era una donna solare e allegra, sempre disponibile verso chi le chiedesse qualcosa, non tirandosi mai indietro. Ha amato la famiglia, prima di tutto il babbo, perso prematuramente, la madre, la sorella e i nipoti, ma soprattutto te, Mario, che ha amato in maniera incondizionata – ha detto don “Nino“ Maluccio, mentre ne officiava il funerale, rivolgendosi poi al marito di Manuela –. Con la sua testimonianza ha acceso in ciascuno di noi una scintilla che siamo tenuti ad alimentare".

In chiesa, ieri, c’era proprio tutta Urbino: dai colleghi del “Buco“, ai commercianti di via Battisti, e poi anche quelli del resto del centro storico, amici, parenti e autorità. Insomma, ogni componente della città, visto che tutti la conoscevano, era rappresentata. In giornata era arrivato anche un messaggio di cordoglio del sindaco: "Sono profondamente addolorato per la triste notizia della morte della cara Manuela, un punto di riferimento per tutta la nostra comunità – scrive Maurizio Gambini –. Ricordo la sua voglia di vivere, la sua dedizione al lavoro nella storica pizzeria del “Buco“ e la sua attenzione verso gli altri, che l’ha guidata tante volte a organizzare iniziative sociali. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nella nostra città. Al marito e a tutta la sua famiglia porgo sincere condoglianze a nome mio e di tutta l’amministrazione comunale. Tutti noi porteremo nel cuore la sua memoria con immenso affetto. Ciao Manuela, riposa in pace". A chiudere la cerimonia è stata chi, con Manuela, ha condiviso l’intero percorso di una vita: sua sorella Paola, leggendo un pensiero scritto prima della cerimonia.

"Siete tanti, grazie a tutti per essere qui. Manu, ci stavamo organizzando per la cresima e per i 18 anni dei tuoi amatissimi nipoti, per i quali tu vivevi, e invece eccomi qui a salutarti per l’ultima volta. Una sorella dal cuore immenso, che ha dedicato la sua intera vita al lavoro e all’aiutare gli altri, specialmente i più deboli. Eri il nostro pilastro, soprattutto per tuo marito Mario e per la mamma. Correvi ovunque e ci sollevavi da ogni cosa, senza che nemmeno te lo chiedessimo. Oggi, pensare di non sentirti più e non poterti abbracciare, per me è un dolore devastante. Adesso con chi litigherò? Chi chiamerò per sfogarmi e, soprattutto, chi mi farà la crescia sfogliata? Hai lasciato un vuoto immenso, nei famigliari e negli amici. Abbiamo ricevuto tanti bellissimi pensieri, da parte di tutti. Io, come sorella, posso essere onorata di averti avuto accanto e ringraziarti, davanti a tutti e a Dio, per quello che hai fatto, nel tuo breve e intenso percorso di vita. Ci mancherai, ma so che ci avresti voluto vedere forti e sorridenti, e per te lo faremo. Vero, Mario? Vero, mamma? Come abbiamo sempre detto noi due, le sfide sono per i forti e noi siamo forti, anche se ora dovrò esserlo per due. Ti vogliamo bene".

Nicola Petricca