
Città del Sasso, ponte tra Marche e Toscana
Un territorio è anche la Storia che gli è capitata. Potrebbe sembrare una banalizzazione ma è sempre più evidente che a influire su quello che vediamo oggi di un paesaggio sia una trasformazione che passa da secoli di rapporto tra natura e uomo. In questo filone si inserisce una bella iniziativa del Parco Interregionale di Sasso Simone e Simoncello che domenica 26 farà da ponte tra Marche e Toscana per ricordare la storia della Città del Sasso, l’utopico tentativo di creare un insediamento nel pianoro sommitale di Sasso Simone messa in opera da Cosimo de’ Medici a metà del 1500.
“Un Parco, due Castelli“, con riferimento alla Contea di Carpegna e al Gran Ducato di Toscana, è il titolo dell’evento, a rimarcare la vocazione di confine di queste terre, dove storie e popolazioni si sono sempre incontrate, dal tempo degli insediamenti pre-romani. Una sagoma inconfondibile, quella del Sasso, che si erge nel limes tra due realtà che, per quanto rivali, finiscono per caratterizzare il territorio. Una giornata di studi, con ospiti di rilievo, si propone di svelare cause ed effetti di queste trasformazioni.
La prima parte dell’evento di domenica 26 si terrà nella toscana Sestino alle 11, alla presenza anche del Governatore regionale Eugenio Giani, mentre la seconda parte della giornata torna in provincia con l’appuntamento all’Auditorium di Carpegna alle ore 16, con l’intervento, tra gli altri dell’assessore regionale all’Ambiente Stefano Aguzzi. Al termine di ognuno dei due momenti verrà presentato il documentario per la serie “Due minuti di storia“ (regìa, riprese e montaggio del giornalista Giovanni Lani, prodotto da Videomemorie) dedicato alla “Città del Sasso“, l’insediamento che i Medici costruirono nel Cinquecento per rafforzare il loro controllo su quest’area di frontiera e che doveva servire da avamposto inespugnabile dal quale far partire l’aggressione allo Stato di Urbino.
L’opera vede anche la partecipazione straordinaria dell’attore Carlo Simoni (una delle figure iconiche del teatro italiano, uno degli attori prediletti di Giorgio Strehler) e la partecipazione dell’archeologo Daniele Sacco dell’Università di Urbino Carlo Bo. Assieme ai sindaci dei due comuni e a studiosi dell’ateneo urbinate interverrà anche Lino Gobbi, presidente del Parco Interregionale del Sasso Simone e Simoncello: "L’ambiente di ogni epoca è conseguenza e rappresentazione dell’operato e dell’organizzazione umana. Abbiamo la fortuna di dover fare i conti con un territorio che ha vissuto momenti importanti del periodo storico a cavallo del Rinascimento e che oggi ci lascia in eredità un patrimonio infinito – commenta Gobbi –. Per questo abbiamo voluto fare un lavoro storico di ricostruzione, nel quale si inserisce anche il Parco, perché saper leggere cosa succede quando un territorio incrocia la storia serve a capire e a conoscerne tanti nuovi aspetti da esplorare. Nello specifico il tema della Città del Sasso rientra in un progetto più ampio per mettere in luce il patrimonio del Parco, un approfondimento sulle varie vicende vissute dagli uomini che hanno inciso sulle dinamiche naturalistiche e ambientali. Conoscere dalla voce di chi studia la materia cosa è successo ci farà vivere una giornata importante dove mettere insieme documentazione e spunti per costruire ponti con ulteriori iniziative".
Il Parco Interregionale Sasso Simone e Simoncello è un’eccellenza delle aree interne e con le sue iniziative rivolge nuova luce su tutto il territorio: "È con giornate come questa che vogliamo rinnovare le relazioni con istituzioni, enti e cittadini, attivando i sistemi di comunicazione e i meccanismi di governo del territorio. Qui c’è vitalità e voglia di dare evidenza ai servizi ecosistemici che un’area interna di pregio come il Parco può offrire, per questo lavoriamo a progetti inclusivi come il sentiero per persone con difficoltà motorie o per i diabetici. Il riscontro del nostro operato lo vediamo nelle tante persone che in ogni stagione scoprono queste zone e nell’aumento delle presenze".