"Cittadella basket, luogo sbagliato Intaserà ancora di più via Togliatti"

"Cittadella basket, luogo sbagliato  Intaserà ancora di più via Togliatti"

"Cittadella basket, luogo sbagliato Intaserà ancora di più via Togliatti"

"Il dibattito sulla Cittadella del Basket conferma che a Pesaro, l’Urbanistica e quindi gli interessi della città, risultano affetti da un mix tra improvvisazione e superficialità". Lo dice con il consueto atteggiamento polemico il GruppoO, guidato dall’architetto Daniele Lazzari. La linea di questo Gruppo ambientalista è decisamente contraria con la creazione della palestra del basket: "E’ infatti risaputo – scrivono – che la collocazione ottimale della Cittadella è quella prossima al Vitrifrigoarena (già dotato di ampi parcheggi) dove il Prg prevede appositamente aree per strutture sportive, parte delle quali il Comune intende presumibilmente monetizzare per ospitare il bio-laboratorio che rappresenta l’ennesima eresia urbanistica (anche se in realtà non si farà lì, ndr)". "Inoltre, aggiungere altre attività su via Togliatti – ha ribadito il portavoce del Grupp0 – significa congestionare ulteriormente quella zona del quartiere senza apportare allo stesso alcun beneficio, visto che i nuovi edifici saranno ad esclusivo beneficio di Fip e Vuelle". L’architetto Lazzari sostiene che "l’intervento urbanistico avrà un intervento palesemente forzato che creerà un forte impatto visivo sugli edifici vicini e sulla stessa piscina Facchini, impatto strategicamente edulcorato da un rendering che smentisce lo stesso studio di fattibilità e lo stesso sindaco che in assemblea ha sostenuto il contrario. L’informazione fornita dal sindaco non è stata corretta. Infatti, il progetto della Cittadella del Basket, oltre a una variante urbanistica, ha richiesto anche deroghe ai parametri edificatori, grazie alle quali l’impronta a terra degli edifici è stata incrementata di circa 400 metri quadrati. Senza quella variante urbanistica e senza le deroghe menzionate, la Cittadella del Basket sarebbe stata realizzato in zona Torraccia. E’ balzata all’attenzione della città solo quando alcuni residenti hanno scoperto che il Comune stava predisponendo un progetto per asfaltare il giardino della Scuola Don Bosco per realizzare il parcheggio della nuova struttura".

L’architetto parla di "due eresie urbanistiche che hanno destato grande scalpore". Tanto che si è svolta un ’assemblea che si preannunciava rovente: "Ma il sindaco ha svolto anche il ruolo di moderatore concedendo e togliendo la parola secondo convenienza. Ad un componente di GruppozerO è stato impedito di esporre compiutamente il proprio intervento, tanto che dopo essere stato ripetutamente interrotto, gli è stata tolta la parola senza più concedere alcuna replica. E’ forse questa la democrazia che alberga a Pesaro? Il senso civico di GruppozerO rifiuta e combatte – conclude la nota – questa deriva autoritaria degna di un regime di altri tempi. Informazione che non è stata possibile fornire durante l’assemblea".