Classi pollaio e scuole inagibili I presidi fanno i conti in vista del 14

Mercoledì prossimo 3793 studenti delle superiori sui banchi. La fotografia della situazione

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FANO

di Tiziana Petrelli

Si avvicina il momento del "controesodo" dei fanesi sui banchi di scuola. Gli studenti delle Marche infatti stanno tutti approntando gli zaini per tornare in classe il 14 settembre, mercoledì. Quest’anno, finalmente, in presenza e senza mascherina eccezion fatta per le Ffp2 a tutela dei soggetti fragili. Ma in vista delle elezioni per alcuni di loro sarà un rientro a singhiozzo, ovvero per tutti gli studenti di quegli istituti che ospiteranno i seggi e che vedranno chiudere le proprie scuole il pomeriggio di venerdì 23 settembre per poi riaprire martedì 27. Caro energia e regole anti-Covid, poi, influiranno sicuramente sull’andamento dei 205 giorni previsti di lezione.

Intanto, a pesare sulle spalle dei tre prèsidi fanesi ci sono i problemi di agibilità dei plessi scolastici e la gestione delle cosiddette ‘classi pollaio’. Tra le novità positive è sicuramente previsto il rientro di docenti e personale scolastico non vaccinato, lo stop alla quarantena per coloro che sono entrati in contatto con Covid positivi e il fatto che a restare a casa sarà solo lo studente con sintomi da Coronavirus. Sono 3793 gli studenti delle superiori che rientreranno in classe mercoledì. Per 801 di loro sarà la prima campanella del nuovo percorso di studi post ‘medie’. Sono infatti 208 gli studenti di 1° Liceo allo Scientifico Torelli (che ne conta altri 30 nella sede distaccata di Pergola) con 4 sezioni delle 9 totali dislocate nel plesso dell’ex Apolloni in piazza Marcolini per carenza di aule nella sede centrale al Campus Scolastico dove ne sono ospitati in totale 1130; mentre sono 3 i plessi da gestire per il preside del Nolfi Apolloni, Samuele Giombi: gli studenti del Classico (52 i primini su 239 studenti) e delle Scienze Umane (75 primini su 261 totali) sono nella struttura utilizzabile al Campus di via Tomassoni, mentre all’ex Battisti di via XII Settembre ci sono invece le sezioni del Linguistico (56 in prima su 386) ed Economico Sociale (49 primini dei 154 totali) ed infine ci sono le aule del Liceo Artistico di via Lecci (70 in prima di 299 studenti).

In queste ore i dirigenti sono molto presi dalla risoluzione di tutti i problemi logistici e di gestione, soprattutto Giombi e la Augello che devono fare i conti con le reciproche difficoltà dovute al fatto che a distanza di 4 anni ancora non sia stato demolito e ricostruito il plesso Carducci, dopo l’esito infausto della verifica di vulnerabilità sismica. "Da noi nessun problema - dice il preside Raffaele Balzano del Torelli -: siamo un plesso totalmente antisismico e la Provincia ha anche finito di sistemare l’illuminazione delle aule del piano terra sostituendo tutte le lampade con led a basso consumo". Nel Polo 3 invece si fanno i conti con gli spazi sottratti a favore degli studenti del Nolfi, con il Battisti completamente ceduto ma anche con spazi ridotti nella sede di via Nolfi. "In una porzione di Palazzo Petrucci sono terminati i lavori di ristrutturazione (foto) - dice la preside Augello - per cui abbiamo qualche spazio in più. Attendiamo che sia completata la seconda parte della ristrutturazione, ma non conosciamo i tempi. Quel che è certo è che avevamo il problema di classi molto numerose, alcune con più di 30 alunni e 5 disabili. Ma facendo fronte alle nostre risorse siamo riusciti a sdoppiarle. Questo ci ha permesso di accogliere gli studenti che avevano fallito un altro percorso e che altrimenti sarebbero andati a incrementare la dispersione scolastica". "Auguro a tutti - conclude Samuele Giombi del Nolfi-Apolloni - un anno scolastico in cui non si sia costretti ad introdurre misure anti-covid come la Dad".