ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Cold case a Pesaro, il mistero della giudice: sì alla riesumazione

Nel 2022 la donna fu trovata a casa senza vita. Il marito avvocato è indagato per maltrattamenti

Svolta nell’inchiesta sulla morte della giudice Francesca Ercolini, trovata senza vita il 26 dicembre 2022 nella sua abitazione a Pesaro

Svolta nell’inchiesta sulla morte della giudice Francesca Ercolini, trovata senza vita il 26 dicembre 2022 nella sua abitazione a Pesaro

Pesaro, 17 maggi 2025 – La salma sarà riesumata e sarà fatta una nuova autopsia. Svolta nell’inchiesta sulla morte della giudice Francesca Ercolini, trovata senza vita il 26 dicembre 2022 nella sua abitazione a Pesaro. La magistrata, 51 anni, prestava servizio presso la Corte d’Appello di Ancona. Quel giorno, il corpo venne scoperto dal marito e dal figlio minorenne all’interno dell’appartamento di famiglia, con un foulard stretto attorno al collo.

Ora, su richiesta della Procura dell’Aquila, competente per i procedimenti che coinvolgono magistrati delle Marche, il tribunale ha autorizzato la riesumazione della salma, sepolta a Riccia (Campobasso), per effettuare una nuova autopsia. L’incidente probatorio, con la nomina del collegio di periti incaricato dell’esame, è fissato per venerdì prossimo. La giudice viveva con il marito, l’avvocato pesarese 57enne Lorenzo Ruggeri, e con il figlio minorenne. Nei prossimi giorni è previsto anche un esperimento giudiziale, cioè una simulazione volta a ricostruire la scena del ritrovamento del corpo.

La data dell’esperimento giudiziale sarà fissata, presumibilmente, sempre venerdì, durante l’incidente probatorio. Ruggeri risulta indagato con l’ipotesi di maltrattamenti in famiglia, e gli inquirenti intendono accertare se tali presunti comportamenti possano aver spinto la donna a compiere un gesto estremo. Secondo indiscrezioni, sarebbero sei le persone iscritte nel registro degli indagati, tra cui il marito, alcuni membri delle forze dell’ordine e un medico legale.

Le ipotesi di reato includerebbero depistaggio, falsa perizia, violazione del segreto istruttorio e omissione di atti d’ufficio. Sequestrati anche il cellulare della vittima e diversi dispositivi informatici. Alcuni giorni prima della tragedia, la madre della giudice, Carmela Fusco, aveva inviato una lettera anonima alla Questura di Pesaro, chiedendo un’indagine sulla famiglia Ruggeri-Ercolini. Non essendo firmata, né contenendo elementi di reato, la segnalazione non fu presa in carico.

Tuttavia, al momento del ritrovamento del corpo, la donna si precipitò nell’abitazione, accusando apertamente i familiari della figlia. Dalle ricostruzioni è emerso che, per mesi, madre e figlia si erano scambiate quotidianamente messaggi in cui la giudice raccontava presunti episodi di maltrattamenti subiti in ambito domestico. Proprio questi fatti, secondo l’ipotesi accusatoria, potrebbero aver avuto un ruolo determinante nella sua morte.