Si ingrossa la protesta civica che mira a dotare la scuola Collodi di una rampa per una migliore accessibilità delle persone con disabilità. Oggi, al sit-in previsto in piazza Del popolo alle 10, a dare il proprio sostegno alla causa ci sarà anche una delegazione del Comitato genitori pesaresi. L’edificio di via Ugolini ha palestra e mensa al piano terreno e le aule al primo e secondo piano: per accedere alle classi i bambini salgono dodici scalini dell’ingresso principale, mentre per chi è in carrozzella c’è un ascensore sul retro. Quando nel 2022 c’è stato il terremoto, la famiglia di una alunna che si muove in carrozzella ha iniziato a sensibilizzare l’amministrazione comunale affinché dotasse la Collodi di una rampa visto che in caso di emergenza l’ascensore, come è noto, non va usato. Gli amministratori in un primo momento avevano accolto l’input, per poi cambiare idea di punto in bianco.
Fino alla decisione di questi giorni: la rampa non si farà. Punto. Al suo posto verrà realizzato uno spazio calmo, luogo dove attendere i soccorritori destinato a chi non può evacuare autonomamente, in caso di emergenza. Le ragioni portate dall’amministrazione comunale riguardo al proprio ripensamento hanno spiazzato la famiglia e anche alcuni rappresentanti della onlus romana ’Vorrei prendere il treno’, che da mesi perora il progetto di una rampa alla Collodi. L’associazione, impegnata nella missione di eliminare le barriere architettoniche, sia materiali che culturali, sarà tra i partecipanti della protesta di oggi in piazza Del popolo e ha intenzione di denunciare l’amministrazione per "discriminazione": secondo loro, la Collodi non sarebbe a norma perché garantirebbe l’accessibilità ai disabili da un ingresso secondario e non principale.
Infine, a esprimere indignazione sono i consiglieri comunali di centrodestra, che bacchettano l’amministrazione, visto il ripensamento avuto. In particolare il capogruppo di Fratelli d’Italia, Daniele Malandrino, promotore di un’interrogazione relativa al caso della rampa alla Collodi, osserva: "Rimaniamo esterrefatti. Sia per l’esito di oltre un anno di confronti e promesse fatte ai cittadini dall’amministrazione e tristemente disattese, sia per i dubbi che sorgono. Per quale ragione la rampa promessa in principio, da due settimane, non è più realizzabile? Non avevano fatto, come più volte dichiarato, delle valutazioni e un progetto tecnico prima di promettere la realizzazione della rampa?".
Solidea Vitali Rosati