"Colpa dei lavori". "No, di un’imbarcazione"

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Sono state ore di disorientamento quelle che hanno preceduto il via libera alla balneazione da parte dell’Arpam, dopo l’altra sera nella spiaggia di Levante, a partire da bagni Re Sole fino a Bagni Gelsi, erano stati rilevati valori superiori ai limiti. E i bangini si erano subito organizzati: "Avevamo avvisato i ragazzi del salvataggio già da giovedì sera – raccota Francesco Del Prete, titolare di Bagni Riccardo –. Avevamo fatto mettere la bandiera rossa ed il divieto di balneazione. Hanno pattugliato costantemente la spiaggia e nessuno si è lamentato, magari qualche persona chiedeva il perché di queste misure e gli si spiegava la situazione". I dubbi sul perché di queste analisi, però, hanno senz’altro destato molte domande e molte teorie: "I lavori per il ripascimento sono partiti in ritardo, sono dieci giorni che li fanno – ha detto Paolo Violi, titolare del bar di Bagni Venerucci –. Sono lavori che dovrebbero essere fatti un po’ prima, non a stagione cominciata. Magari, andando a prendere la sabbia dall’acqua per metterla sulla spiaggia, sono andati a smuovere qualcosa". "Il fatto che fosse circoscritta solo a quest’area fa pensare che qualcuno abbia scaricato qualcosa al largo – ipotizzava Daniele Bruscolini, bagnino di salvataggio di Bagni Gelsi –. Con il Genica in secca, infatti, il campo si riduce. Abbiamo pensato che tutto potesse dipendere da qualche barca che aveva scaricato in mare. In ogni caso non era nulla di particolarmente preoccupante".

Certo è che con il gran caldo di questi giorni, riuscire a stare distesi in una sdraio senza godersi un bagni rinfrescante non è cosa facile: "Con queste giornate è difficile rimanere a casa – dice Alessandro Kokich, di Bagni Venerucci –. C’è stato un sacco di stupore da parte dei bagnanti che sono arrivati e si sono visti impossibilitati a fare un tuffo, soprattutto per chi ha dei bambini piccoli e doveva tenerli sotto l’ombrellone". In ogni caso, l’importante è che la situazione si sia risolta, così che pesaresi e turisti di questo tratto di spiaggia, possano tornare a combattere la calura estiva facendo una bella e sana nuotata in piena sicurezza. Certo, restano ancora le domande su come sia potuto accadere che le analisi abbiano dato risultati opposti a distanza di poche ore.

Alessio Zaffini