
Un’esercitazione della Croce Rossa (archivio): ma i servizi del comitato di S.Angelo sono concreti e reali
Rischia la chiusura il comitato della Croce Rossa di S. Angelo in Vado, con tutti gli svantaggi che questo porterebbe dal punto di vista dei servizi sanitari per gli utenti del territorio. Tutto è legato alla prossima elezione del 25 maggio, per la quale, a far data da oggi, scatta l’ultimo mese utile per la presentazione delle liste elettorali che rinnovano il direttivo dell’associazione. Nel caso in cui nessuno si facesse avanti per diventare presidente (eventualità che qualche socio paventa), si arriverebbe appunto alla chiusura. E il territorio di S. Angelo verrebbe "coperto" probabilmente dal comitato di Fermignano, il più vicino. Ma con disagi quasi scontati nell’ipotesi, viste anche le distanze territoriali.
Manca quindi meno di un mese alla chiusura delle liste di candidati che potranno formare la nuova governance del Comitato di Croce Rossa Italiana di Sant’Angelo in Vado. Le elezioni sono previste il 25 maggio ma lo statuto prevede che al massimo quindici giorni prima si depositino le liste elettorali. L’associazione attualmente è commissariata dal giugno 2024, dopo che l’ultimo presidente aveva terminato il suo mandato e con le elezioni non si era riusciti a ricostruire un direttivo. Da allora si sono succeduti due commissari straordinari, di cui l’attuale, Maurizio Coracci, deve traghettare il sodalizio alle prossime elezioni.
Il comitato a giugno 2024, nella relazione di fine mandato dell’ultimo direttivo, contava 61 soci tra cui rientrano un medico, un infermiere, un insegnante di guida, due autisti 118 professionisti, un coordinatore attività emergenze, quattro volontari in servizio civile universale e tre iscritti al corpo militare Cri. In un incontro di mese fa a Borgo Pace la presidente del comitato regionale Rosaria del Balzo Ruiti ha assicurato che per il giorno delle urne non ci saranno intoppi e che il comitato vadese potrà ricominciare a camminare sulle proprie gambe. Nell’entroterra però la preoccupazione comincia a farsi sentire anche perché, con i servizi sanitari sempre traballanti, il sostegno che dà la Croce Rossa diventa fondamentale. Oltre tutto questo è un comitato che ha un ampio territorio: da Carpegna a Macerata Feltria, passando per tutta l’alta valle del Foglia e comprendendo poi Borgo Pace, Mercatello e Sant’Angelo in Vado.
Già oggi con il commissariamento si avvertono alcune differenze: l’ultimo presidente Cri aveva modificato i tariffari per i servizi di trasporto favorendo il territorio e le esigenze dei pazienti, mentre oggi sono stati ripristinati secondo le tariffe ufficiali che prevedono prezzi più alti portando molti pazienti a rivolgersi anche ad altre realtà del settore. Non si tratta certo di problemi di bilancio visto che l’associazione ha chiuso il 2023, ultimo anno con bilancio disponibile, con un utile superiore ai 50mila euro e con un parco mezzi e una strumentazione in piena efficienza. Il commissariamento ha anche portato al licenziamento dei 2 dipendenti a marzo 2025, preceduti da un licenziamento volontario a luglio 2024, e sono stati inoltre sospesi i contratti con Ast per il trasporto sia di tipo non prevalentemente sanitario che di quello prevalentemente sanitario. Oggi, a meno di un mese dalla chiusura delle liste dalle quali dovrà essere individuato il nuovo presidente, c’è preoccupazione nel territorio perché anche un’associazione con un servizio tanto importante rischia di sparire.
Andrea Angelini