"No alla discarica a Gallo di Petriano". Il comitato di cittadini è in rivolta per scongiurare il rischio che venga realizzato un sito per lo smaltimento dei rifiuti: "Dal Resto del Carlino dell’ 8 febbraio abbiamo appreso che una certa società appositamente costituita “Aurora srl di Rimini “ ha presentato il progetto di una discarica da realizzare nel comune di Petriano. Siamo preoccupati non solo per i disagi, i rischi e i problemi che potrebbe creare, ma anche per l’entità dell’intervento che è sproporzionato rispetto agli 11 chilometri quadrati del territorio comunale, in quanto questa discarica dovrebbe sostituire in primo luogo quella di Cà Lucio chiusa e Cà Asprete prossima alla chiusura". Il Comitato parla di "molte inesattezze e superficialità. Riteniamo non vero che l’area sia compromessa dalla vecchia discarica comunale in quanto chiusa nel 1974, non si possono fare confronti con i rifiuti urbani di un comune di 1400 abitanti di 50 anni fa con quello che potrebbe accadere oggi con i rifiuti di ogni tipo provenienti anche da fuori regione come sta avvenendo con le discariche esistenti. Anche tempi addietro ci fu un tentativo di realizzare una discarica in quel sito e fu addirittura pubblicato sul Bur della Regione. Dopo esposti fatti alla Regione e ricorso al Tar, proposto dal comune, il Tar ha dato ragione ai ricorrenti e la Regione stessa ha dovuto fare marcia indietro perchè quel sito da relazioni geologiche fatte, era risultato non idoneo ad una discarica. Si tratta di un’area vallato o calanco di più di 30 ettari, da voci, pagati molto profumatamente. Quel vallato è diviso da un grosso fossato che serve per la raccolta delle acque del versante di Riceci e il versante dei Forquini e va verso Ponte Armellina e la statale e il più delle volte con abbondanti piogge ha riversato acqua e melma dentro le abitazioni e sulla strada (intervento anche del Consorzio Val del Foglia). Nel Ppar (Piano particolareggiato ambientale regionale ) in possesso anche del comune di Petriano, quell’area viene definita zona franosa con pendenze superiori al 30% ci sono i vincoli che impediscono la realizzazione della discarica. Esiste anche una carta geolitologica che indivudua la zona come area in frana. Inoltre in quell’area nel Piano regolatore precedente del Comune era prevista area di pronto intervento per la protezione Civile in caso di calamità con la modifica del nuovo piano regolatore il comune ha dovuto togliere quella destinazione per la protezione civile, perchè area rischio frana. A valle c’è l’abitato di Ponte Armellina con 4 case abitate, un fabbricato di 6 appartamenti, circa 11,12 famiglie in totale, un bar, un ristorante, a monte in cima al crinale ci sono altre 3-4 abitazioni , di tutto questo non si parla. La Regione ha bocciato il piano della Provincia perchè non conforme alle direttive regionali. Ma se si torna indietro in quella decisione si potrebbe favorire la costruzione della discarica".
d.e.