Concorso infermieri Pesaro, l’assalto dei quattromila per 30 posti fissi

Ingorgo alla Vitrifrigo, molti non si sono presentati. Ieri il questionario: solo mille di loro ammessi al concorso. La nottata per arrivare

Pesaro, concorso per infermieri alla Vitrifrigo Arena

Pesaro, concorso per infermieri alla Vitrifrigo Arena

Pesaro, 9 gennaio 2020 - Escono alla spicciolata, sferzati dal vento di tramontana che spazza il piazzale della Vitrifrigo Arena. Sono i primi dei settemila concorrenti ad aver sostenuto il concorso pubblico indetto dall’azienda sanitaria di Lanciano, Vasto e Chieti per l’assunzione a tempo indeterminato di 30 infermieri. Le domande per avere il posto sono state talmente numerose – 7.823 per la precisione, 262 richieste ogni posto disponibile – che l’Asl abruzzese ha deciso di emigrare a oltre 300 chilometri di distanza per le operazioni di preselezione. Ma in realtà ieri alla Vitrifrigo si sono presentati solo in 4.438, poco più della metà dei candidati. Comunque, evidentemente in Abruzzo mancano strutture adatte ad ospitare un numero così elevato di persone e si è scelto il catino di Pesaro per garantire il corretto svolgimento della prova.  

I primi 2.200 candidati della sessione mattutina sono arrivati a bordo di pullmann e auto proprie intorno alle 9 di ieri mattina, quando si sono cominciati a registrare incolonnamenti sulla strada Montefeltro, direzione centro città, a causa del grande afflusso di veicoli diretti verso l’Arena. La situazione si è ripetuta subito dopo l’ora di pranzo, quando sono affluiti verso la Torraccia gli altri concorrenti della sessione pomeridiana. Infatti la maggioranza degli aspiranti ai posti nella Asl abruzzese, per lo più tra i 23 e i 40 anni, è arrivata da fuori regione, soprattutto da Molise e Abruzzo, ma anche dalla Romagna e dalla nostra provincia, per affrontare la preselezione. Superata questa prima fase, che consiste in un questionario a scelta multipla a cui rispondere in mezz’ora di tempo, solo mille di loro saranno ammessi al concorso vero e proprio, tra fine gennaio e primi febbraio, però stavolta in Abruzzo.  

«Per un posto di lavoro si fa questo e altro", dichiarano Marina Natola (29 anni) e Adriana Scaramuzzi (28 anni), infermiere di Bari. "Lavoriamo per una cooperativa e vorremmo fare il salto di qualità – dicono – Faremo sicuramente altri concorsi anche se i sacrifici sono tanti". Marina e Adriana sono partite in auto dalla Puglia alle tre e mezzo di notte e torneranno il giorno successivo più o meno alla stessa ora.

"E domani niente riposo, dovremo essere puntuali al lavoro". Per Laura Biagiotti, presidente dell’Albo provinciale degli infermieri, il successo clamoroso di questo concorso non deve stupire: "La ricerca del posto fisso, soprattutto nel pubblico impiego, è una sirena irresistibile sia tra coloro che l’infermiere aspirano a farlo, e hanno appena concluso il percorso di studi, sia per chi questo lavoro lo fa da anni, ma non può contare su un contratto stabile".