
Ieri nella sede di Confindustria a palazzo Ciacchi un ‘summit’ dei mobilieri con la presenza del presidente della Federlegno-arredo Claudio Feltrin. Uno sguardo ai primi sei mesi dell’anno, non solo a livello provinciale ma anche a livello regionale, che si sono chiusi positivamente. All’interno della Regione emerge, dallo studio che è stato presentato, che il distretto di Pesaro è di gran lunga il più forte nelle esportazioni con 174 milioni; al secondo posto Ancona con 95 ed al terzo Macerata con 49 milioni. Sempre in questa classifica emerge anche il fatto che sul totale del settore, le cucine rappresentano il 24 per cento del totale. E nell’ambito regionale, su un totale di quasi 20mila dipendenti, circa 9mila sono nella nostra provincia.
Uno dei punti che sono stati maggiormente sottolineati nel corso dell’incontro a palazzo Ciacchi, anche in vista del prossimo salone del mobile di Milano che quest’anno tornerà ad avere anche le cucine, il problema ecologico e della sostenibilità ambientale "non solo delle aziende con l’uso dei pannelli solari, ma anche nella scelta dei materiali e delle vernici. Sta cambiando il modo di produrre rispetto al passato dove abbiamo consumato tanto", dice Vittorio Livi che è anche vicepresidente di Confindustria.
Si è anche parlato di prospettive di questo anno che sta correndo verso la fine. "Purtroppo dopo il rimbalzo che c’è stato nel dopo Covid, ora la situazione va vissuta giorno per giorno perché la guerra ha messo in difficoltà molti paesi europei come la Germania e la Francia – continua Vittorio Livi –. Ma non solo il nostro continente si è fermato, perché ha rallentato e molto anche tutto il blocco asiatico e paesi come Corea, ed anche la Cina stanno ancora risentendo degli effetti del post Covid. Non è una situazione molto bella per cui ci saranno nei prossimi mesi anche richieste di cassa integrazione per i cali di fatturato. E quest’anno l’importante sarà non tanto quello di chiudere con numeri positivi rispetto al 2022 quanto quello di contenere i cali anche attraverso il taglio dei budget che erano stati programmati. Insomma si naviga a vista, ma l’incognita vera è quella del prossimo anno. Bisogna puntare sui paesi che ancora tirano come gli Stati Uniti ed anche l’India dove stanno aumentando i consumi. Questo è lo scenario, che potrebbe comunque cambiare se accadesse il miracolo e cioè la fine della guerra in Ucraina. Per cui tutte le previsioni che si stanno facendo ora cadrebbero", conclude Vittorio Livi. Larga la partecipazione di industriali del settore nel salone di Confindustria per questo summit. Con il presidente nazionale Claudio Feltrin che ha rincuorato gli attori di questo comparto "perché le Marche sono molto dinamiche".
m.g.