Consigli per il freddo, tra Loretta Goggi e Valèrie Perrin

Vi ricordate quando ho tradotto "Ma che freddo fa" di Nada in abiti? Oggi mi sono chiesto, mi chiedo e penso a molte cose durante la settimana, tante forse non proprio utili. Ma questo è un altro discorso.

Prendiamo la prima strofa di "Maledetta primavera" e pensiamo cosa Loretta Goggi ci suggerisce nel vestire.

Voglia di stringersi e poi, qui ovviamente si sta parlando di una sciarpa. Non invernale ma può essere un maxi foulard in sottile lana o lucente seta. Il colore? Very Peri, Pantone 2022.

Vino bianco, fiori e vecchie canzoni, beh chi di noi non ha una felpa, magari vecchia, in auto per le evenienze? Per non rischiare opterei per un blu navy. E si rideva di noi, beh certo ci sono certe felpe che farebbero ridere anche Mercoledì Addams. Che imbroglio era, Maledetta primavera, eggià anche perché se è primavera un cappotto o giubbotto cerato imbottito non mettiamolo via, può sempre far freddo e piovere. Piovere molto.

Ma ora c’è il libro della settimana, molti di voi lo avranno letto visto che è alla sua 50ª ristampa e nel 2018 ha vinto il Prix Maison de la Presse. La protagonista è un’arguta osservatrice, anche di abiti, e con una memoria di profumi e colori non indifferente. Sto parlando di "Cambiare l’acqua ai fiori" di Valèrie Perrin edito in Italia da Edizioni Eo.

Voglio ricollegarmi al libro anche per la scelta del profumo. Infatti spesso, molto spesso, Violette, la protagonista e voce narrante dell’intero romanzo, si accorge della presenza di Jules Seul dal suo odore. Indossa un profumo alla vaniglia e cannella che spesso si unisce a quello del tabacco di sigaretta. Ecco, questa essenza vaniglia e cannella sono proprio curioso di annusarla e magari indossarla. Un connubio direi molto particolare, dolce e pizzicante. Forse come lo stesso libro.

#FashionissimoCarlino