Contagi Covid: uno su tre è vaccinato. Ma per gli studiosi è un successo

Negli ultimi sette giorni, su 731 positivi, 247 avevano ricevuto la doppia dose, ovvero il 33,8 per cento. Ma sebbene i no vax siano 300mila su un milione mezzo, è tra loro che si trova la gran parte (67%) dei positivi

Due infermiere pronte a una sessione vaccinale (foto d’archivio)

Due infermiere pronte a una sessione vaccinale (foto d’archivio)

Pesaro, 25 settembre 2021 - Una persona su tre tra quanti, dopo aver fatto il tampone, risultano infetti, è vaccinata. Negli ultimi sette giorni, su 731 positivi, 247 erano vaccinati a doppia dose: ovvero il 33,8 per cento. Una settimana fa il dato era leggermente più basso: il 27,9, mentre la settimana ancora prima era al 26,5. Questo non significa né che il vaccino stia perdendo efficacia, né che il vaccino non funzioni. Innanzitutto perché il vaccino dà la massima copertura sulle forme gravi evitando nella gran parte dei casi le ospedalizzazioni, ma non copre totalmente dal contagio, anche se abbassa molto le probabilità che ciò avvenga così come le probabilità di trasmettere il virus. E poi perché l’aumento dei positivi vaccinati si spiega in termini statistici. Con quello che si chiama il ’paradosso della vaccinazione’.

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In pratica nell’ultimo mese i casi positivi sono lentamente calati, passando da un’incidenza settimanale dell’86,59 su 100mila abitanti (49,67% nella nostra provincia) a un 53,28 (addirittura 28,17 da noi). Nel frattempo, però, è aumentato il denominatore, cioè i vaccinati, che sono sempre più numerosi (oltre un milione). Dunque è chiaro che le probabilità di ’pescare’ un vaccinato siano maggiori. Ma malgrado tutto questo, ovvero che i vaccinati nelle Marche siano circa 1.050.000 e i non vaccinati 300mila, accade che i casi positivi si riscontrino per la gran parte (67%) sui non vaccinati. Infine, quanti di questi vaccinati positivi – che dunque risultano essere una minoranza – sviluppano forme gravi tali da finire in terapia intensiva? Il dato aggiornato a ieri parla di 2 pazienti vaccinati ricoverati nelle Rianimazioni degli ospedali regionali. Tutti con patologie pregresse anche molto gravi, a causa delle quali la risposta immunitaria al vaccino potrebbe essere stata inefficace. Ma al di là delle considerazioni, sono i freddi numeri che parlano.

ben.i.