Corinaldo, si va verso il processo bis Luci puntate sulla sicurezza in discoteca

Fissata l’udienza preliminare. Rischiano il processo oltre al sindaco, anche tecnici e gestori del locale

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Marina Verdenelli

Lanterna Azzurra, si va verso il processo bis. E’ quello sulla sicurezza della scoteca e il rilascio dei permessi che hanno portato il locale della strage, dove la notte tra il 7 e l’8 cembre del 2018 morirono 5 minorenni e una mamma, a restare aperto nonostante le carenze strutturali. Dopo la richiesta rinvio a giuzio firmata a cembre scorso dal procuratore capo Monica Garulli e dai pm titolari dell’indagine Paolo Gubinelli e Valentina Bavai, è stata fissata la data dell’uenza preliminare in cui il gup Francesca De Palma deciderà se mandare a processo o meno 18 indagati, compreso il sindaco Corinaldo Matteo Principi, e la società Magic Srl che aveva in gestione il locale da ballo.

"Un locale totalmente inidoneo – scrive la Procura nella richiesta rinvio a giuzio - sia dal punto vista strutturale, che da quello giurico, all’uso cui era destinato". L’uenza preliminare è stata fissata per il 24 maggio (alle 12) e per quella data gli interessati potranno avanzare richieste giuzi alternativi oppure propendere affrontare il processo ornario se il gup li rinvierà a giuzio. L’impianto accusatorio emerso alla fine luglio scorso, con la chiusura delle indagini preliminari delegate al Nucleo Investigativo dei carabinieri Ancona, è rimasto lo stesso e per le stesse persone. Contestati, a vario titolo, i reati cooperazione in omicio colposo plurimo, le lesioni e il sastro colposo oltre al falso ideologico in atto pubblico e l’apertura abusiva un luogo pubblico.

A rischiare il processo, oltre al sindaco Corinaldo che presiedeva la commissione vigilanza che nel 2017 ha rilasciato i permessi pubblico spettacolo al locale via Madonna del Piano, ci sono i proprietari dell’immobile Alberto (66 anni), Letizia (39 anni) e Marco Micci (36 anni) insieme a Mara Paialunga (62 anni), i gestori della scoteca Francesco Bartozzi (31 anni), Carlantonio Capone (32 anni) e Quinto Cecchini (64 anni), il dj Marco Cecchini (32 anni) che si sarebbe occupato dell’evento quella sera, l’addetto alla sicurezza Gianni Ermellini (42 anni), un buttafuori Rimini Alessandro Righetti (30 anni) e ancora i componenti della commissione vigilanza come Rodolfo Milani, 58 anni, del comando provinciale dei vigili del fuoco, Francesco Gallo, 46 anni, dell’Area Vasta 2 Senigallia, Massimiliano Bruni, 40 anni, esperto in elettronica, Stefano Martelli, 56 anni, responsabile della servizio polizia locale unione e il geometra Massimo Manna, 47 anni, responsabile Suap (sportello unico attività produttive), due ingeneri, Francesco Tarsi, 64 anni, consulente esterno della Magic (la società che gestiva la scoteca) che aveva partecipato all’adunanza della commissione e Maurizio Magnani, 76 anni, ingegnere che ha lavorato per la famiglia proprietaria della scoteca.