Coronavirus, a Pesaro corsa alla mascherine

Già esaurite in quasi tutte le farmacie. "Richieste quadruplicate e abbiamo difficoltà a rifornirci"

Corsa all'acquisto delle mascherine in farmacia (foto Print)

Corsa all'acquisto delle mascherine in farmacia (foto Print)

Pesaro, 31 gennaio 2020 - Mascherine protettive introvabili nelle farmacie pesaresi. Non si può ancora parlare di psicosi da coronavirus, ma una cosa è certa: a Pesaro, nell’ultimo mese, le vendite di questo prodotto hanno subìto un picco. Tanto che molte farmacie, del centro e dintorni, le hanno già terminate. I casi verificati in Cina sono ormai oltre 7mila, con più di 170 vittime.

Anche l’Italia è in prima linea per le misure di contrasto al virus. E a Pesaro, soprattutto tra coloro che sono abituati a viaggiare, c’è chi preferisce portarsi le mascherine in borsa, per non rischiare. «C’è carenza del prodotto, le mascherine stanno finendo – spiega Antonio Astuti, vicepresidente provinciale dell’Ordine dei Farmacisti e titolare della Farmacia Centrale Ruggeri lungo il Corso XI Settembre –: in media, ne vendiamo circa 30 all’anno, mentre nel solo mese di gennaio ne abbiamo vendute il triplo di quelle richieste in tutto il 2019. Sono venuti ad acquistarle anche diversi cinesi residenti a Pesaro per mandarle in Cina ai propri parenti, ma anche tanti pesaresi che vogliono indossarle a livello precauzionale, in vista di un viaggio. E’ una sorta di terapia psicologica: parlarne troppo crea allarme. Noi siamo sicuramente in una situazione di allerta, anche perché in Italia non c’è nulla di conclamato. Si tratta comunque di un prodotto economico: una confezione costa circa 3 euro e ne può contenere fino a 4 al suo interno». 

Sulla stessa linea anche Stefano Golinelli, presidente provinciale di Federfarma, nonché titolare della farmacia Antonioli di via Branca: «Le mascherine in negozio le abbiamo finite e stiamo avendo anche difficoltà a trovarle – dice –. Da quando si è diffusa la notizia del coronavirus, tanti cinesi sono venuti ad acquistarle, ma anche pesaresi intenzionati a premunirsi. Va detto che siamo anche in un periodo di picco influenzale, quindi in diversi le hanno comprate anche per questo motivo. Le richieste maggiori sono arrivate dai pesaresi viaggiatori: chi deve affrontare un viaggio in aereo, all’estero, preferisce premunirsi. Comunque, di solito, se ne vendono circa un paio a settimana; ora, invece, le richieste si sono quadruplicate».

Idem per la farmacia di Villa Ceccolini: «Le abbiamo finite tutte – racconta la titolare Lucia Carletti –, a richiedercele sono state soprattutto persone che devono andare a trovare le proprie famiglie all’estero, ma ne abbiamo vendute tante anche perché è un periodo soggetto ad influenza, quindi chi ha i bambini piccoli si vuole premunire».