Coronavirus Pesaro 14 marzo, giorno nero. Undici morti. Cimiteri chiusi

Tra le vittime Arturo D’Angelo, commercialista di 76 anni: era stato ricoverato a Urbino dopo il blocco degli accessi al San Salvatore

Emergenza coronavirus

Emergenza coronavirus

Pesaro, 14 marzo 2020 - In un giorno sette morti da Coronavirus nella nostra provincia, a cui se ne aggiungono altri quattro (di cui uno ancora da confermare) nell’anconetano. Si allunga così l’elenco delle vittime del contagio che tocca quota 37, di cui 30 in provincia di Pesaro-Urbino che è ormai a pieno titolo l’epicentro di questa crisi sanitaria. Il totale dei pazienti infetti è salito a 725, di cui 496 residenti nel pesarese (erano 403 giovedì). Altri quattro morti ieri al San Salvatore, tutti pazienti avanti con gli anni e affetti da varie patologie, a cui il Covid-19 ha dato il colpo di grazia: si chiamavano Paolo Signoretti (92 anni), Giuliano Tamburini (72), Luciano Floridi, Fausto Luzi. Ad Urbino, dove hanno cessato di vivere due donne di 89 e 94 anni residenti rispettivamente a Fermignano e Urbania, è scomparso anche Arturo D’Angelo, 76 anni, noto commercialista che fino a pochi anni fa aveva esercitato nel gruppo di professionisti Trust di via del Carso, a Pesaro. 

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Domenica scorsa aveva accusato un violento attacco febbrile e lunedì era stato ricoverato al Santissima Misericordia di Urbino dopo che gli accessi ai pazienti Covid erano stati bloccati all’ospedale Marche Nord saturo di contagiati. Immediatamente intubato, le sue condizioni (già provate da altra patologia) non erano mai migliorate fino al decesso, avvenuto ieri intorno a mezzogiorno. Lascia la moglie e i tre figli: l’avvocatessa Camilla, Filippo ed Alessia, che hanno ereditato lo studio paterno. Era fratello del più noto Franco, anche lui dottore commercialista, già revisore di conti di Banca delle Marche. 

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Prima di esercitare la professione, Arturo D’Angelo aveva insegnato matematica alla scuola Picciola. Grande esperto di bridge, non mancava di partecipare a gare e tornei dove spesso usciva vittorioso. La Vuelle si unisce al cordoglio della famiglia e di Filippo D’Angelo, che è il revisore contabile della società.  Ma questi giorni bui non sono solo attraversati da notizie nefaste. In via di guarigione dopo essere uscito dalla rianimazione il paziente-1, il trentenne ritornato in famiglia a Vallefoglia da Codogno, dove svolgeva la professione di ingegnere.

Dopo essere stato ricoverato in Rianimazione all’ospedale di Torrette, è stato trasferito a Fermo dove è in via di guarigione e i sanitari stanno pianificandone il ritorno a casa. La sua è una vicenda emblematica che potrebbe accendere una speranza nelle Marche, dove finora non ci sono stati pazienti guariti dal Covid-19. 

 

Cimiteri chiusi dal 15 al 25 marzo

"Da domani (domenica 15 marzo) fino al 25 marzo (prorogabile, ndr), i cimiteri di Pesaro saranno chiusi alle visite - rende noto il sindaco Matteo Ricci su facebook -. Saranno garantiti la tumulazione e i servizi essenziali. Mi dispiace perché sappiamo quanto sia importante per tanti cittadini fare visita ai cari defunti, ma dobbiamo evitare qualsiasi aggregazione di persone. Questa sarà una settimana decisiva per il contenimento del virus e bisogna difendere specialmente i più deboli. Sono soprattutto gli anziani coloro che si recano al cimitero ogni giorno. È una chiusura dolorosa ma necessaria". .

 

I comportamenti da seguire