Coronavirus Pesaro, 3 positivi di ritorno dalla Croazia

Il focolaio arriva da Est, tamponi a chi era con loro

Tamponi per spegnere i focolai di Covid-19

Tamponi per spegnere i focolai di Covid-19

Pesaro, 10 agosto 2020 - Uscire dall’Italia, andare in vacanza all’estero, è un rischio in più. Lo hanno scoperto tre turisti di Fano, di ritorno da una vacanza in Croazia, risultati positivi al covid-19. Sono due ragazze di 18 e 19 anni e un uomo di 57 anni. Stanno bene ma per loro è scattata la quarantena così come per i loro familiari.

Aggiornamento Il bollettino del 10 agosto

Viaggiavano in pullman, probabilmente nello stesso. Al rientro hanno avuto qualche sintomo. Dal controllo è stata acclarata la loro positività al covid. Così come nei giorni scorsi era risultato positivo un giovane pesarese rientrato positivo dalle Canarie. Che in pochi giorni ha contagiato i suoi familiari.

Ieri è risultato positivo un dipendente di una Rsa di Urbania dopo essersi sottoposto ad un controllo di routine. E’ asintomatico. Già alla verifica del doppio tampone, il primo responso è risultato negativo. Attende il secondo. Positivo anche un 43enne marocchino di rientro a Urbino dopo esser stato nel suo Paese d’origine. Trovato positivo ancora un 39enne di Montelabbate portato al pronto soccorso di Pesaro per essere sottoposto a ricovero coatto. Dava in escandescenza.

Nel controllo che viene fatto per gli accessi ospedalieri, è risultato positivo. Un altro contagiato è un 72enne di Fano, familiare di una persona affetta da covid. Infine, un 40enne, pesarese, è risultato contagiato e presenta sintomi chiari: febbre, bronchite e diarrea.

Così come una donna, sempre di Pesaro, di 71 anni, che ha gli stessi sintomi.

Si è ridimensionato invece l’allarme per il focolaio di Montecopiolo, dove buona parte del paese (oltre 500 persone) è stato sottoposto al tampone. Solo 4 residenti sono risultati positivi. L’allarme era scattato per 37 persone di varie parti risultate positive dopo una festa e cena svoltesi nel paese. Un sospiro di sollievo per gli abitanti e per coloro che hanno attività ricettive.

Commenta la situazione il dottor Augusto Liverani, responsabile dell’Ufficio igiene e sanità pubblica dell’Asur area vasta 1: "Non si tratta di una recrudescenza del virus. Non è così. Stiamo convivendo con una pandemia mondiale, e dunque le riaperture e i contatti tra giovani portano a dei rischi, ma sono del tutto marginali. Va fatta attenzione ma nessuna paura. Le rianimazioni sono vuote"

ro.da.

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