Coronavirus Pesaro, azzerati i profilattici. Picco degli ansiolitici

Il sesso al tempo del Covid-19 rasenta l’astinenza. Il primario degli Infettivi: "I baci e tutto il resto sono troppo pericolosi"

Il Coronavirus ha cambiato molti comportamenti

Il Coronavirus ha cambiato molti comportamenti

Pesaro, 4 aprile 2020 - Niente sesso o quasi. Il coronavirus ha contagiato ogni aspetto delle relazioni umane, comprese quelle più intime. I blocchi governativi hanno separato fidanzati e amanti, ma la paura di ammalarsi sembra aver messo in crisi anche le coppie stabili e regolari. Un quadro che emerge dai dati registrati in alcune farmacie della città, le quali si sono trovate di fronte a una piccola rivoluzione del carrello. Crollate dell’80 per cento le vendite di profilattici, in calo quelle di viagra, mentre sono aumentate di circa il 20 per cento le richieste di antidepressivi. Non solo. A sorprendere i camici bianchi delle farmacie è l’impennata nella vendita di tinte per capelli. Prodotti che qualche settimana fa erano in fondo agli scaffali. Resta invece sempre alta la richiesta di mascherine, guanti e igienizzanti.

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«Nel giro di poche settimane le abitudini delle persone sono per forza di cose cambiate – spiega Claudio Mari, titolare della farmacia San Salvatore – è nettamente crollata la vendita di preservativi. Ovvio che le coppie non conviventi, costrette a stare a casa propria, non hanno più rapporti. Ma il virus ha influito anche sui conviventi. E invece i rapporti sessuali sono importanti per la salute perché rinforzano le difese immunitarie, svolgono un’azione antivirale, migliorano lo stato psico-fisico in generale".

"Oserei dire che il coronavirus ha costretto alla fedeltà – spiega un altro farmacista – La nostra vendita è fatta al 90 per cento al distributore esterno. E da quando è scattata la quarantena, le vendite sono crollate dell’80 per cento. Di solito il profilattico è usato nei rapporti occasionali. I giovani fidanzati sono costretti a stare separati. E lo stesso gli amanti occasionali. Abbiamo però registrato un sensibile aumento degli antidepressivi. Stare a casa, tutto il giorno, con coniuge e figli per qualcuno è stata una situazione difficile da affrontare". Da qui, il ricorso all’aiuto di gocce e pillole. "Ma le cose che ci chiedono sono tante – continua – Come appunto comportarsi nell’intimità. C’è chi mi ha detto che per paura del contagio si limita ai baci. E ho risposto che il rischio maggiore arriva proprio da lì".

A chiarire i dubbi è il primario del reparto Infettivi di Marche Nord, il professore Francesco Barchiesi: "Il virus non è stato isolato nello sperma o negli umori vaginali. C’è di sicuro nella saliva. Quindi il bacio è un mezzo di trasmissione diretta del virus. Per le coppie conviventi, asintomatiche e in isolamento, non esiste nessuna controindicazione, anzi. Il problema sorge se uno dei due lavora fuori. È ad esempio un operatore sanitario. La situazione è più rischiosa. E lo stesso vale per le coppie che non vivono sotto lo stesso tetto. Certo, un rapporto sessuale a prescindere dal bacio, implica una vicinanza e il rischio c’è. Ma di certo un bacio prolungato è fonte certa di contagio".