Coronavirus Pesaro, un fratello si salva e l’altro muore

Marcello Marcelli ha visto spegnersi vicino a lui il fratello Piervincenzo nella stessa stanza di ospedale

Piervincenzo Marcelli, geometra, 85 anni, pesarese

Piervincenzo Marcelli, geometra, 85 anni, pesarese

Pesaro, 4 aprile 2020 - Una tragedia che ha contorni spietati quella che ha colpito la famiglia Marcelli. Perché alla fine di un’odissea che li ha portati attraverso diversi ospedali della regione, i fratelli Piervincenzo e Marcello si sono ritrovati, uno accanto all’altro, all’interno di una stanza del centro di lungodegenza di Chiaravalle. Doveva essere l’ultimo percorso, che doveva porre fine ad un incubo legato al coronavirus. E invece l’altra notte Marcello Marcelli, avvocato, ha visto spegnersi davanti ai suoi occhi il fratello Piervincenzo, 85 anni, geometra. arrivato a Chiaravalle, perché per i medici dell’ospedale di Camerino era guarito dal Covid 19.

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Piervincenzo Marcelli era molto conosciuto in città anche perché girava per le vie del centro storico, lui che abitava in via XI Febbraio, con la sua bici nera. Conosceva ogni metro e ogni palazzo, perché nella vita ha sempre fatto il geometra, edificando, con l’impresa di famiglia diversi condomini in centro storico. Aveva seguito le orme del padre Luigi titolare di uno studio affermato negli anni Sessanta. Una professione che amava, tanto che l’anno scorso aveva seguito professionalmente una proprietà della moglie Laura a Coriano di Rimini, edificando due villette. "Era molto attivo – racconta il figlio Marco – una persona molto disponibile onesta ed anche molto brava nella sua professione". Piervincenzo Marcelli non era solo un professionista conosciuto nel suo settore, perché la sua figura era abbinata anche ad una epopea della storia della Vis Pesaro, e cioè a quel lungo settennato che ha visto ai vertici del club biancorosso, un altro geometra, Mario Giorgi per quasi tutti gli anni ’70. Un’amicizia, la loro, di lavoro e di sport perché Marcelli ha seguito per anni le vicende della squadra di calcio della città, non solo al Benelli ma anche in trasferta. Piervincenzo ha iniziato il suo calvario domenica 8 marzo quando il virus lo ha aggredito con febbre alta.  

La corsa in ospedale accompagnato dal figlio Marco, dopodiché in ambulanza è stato trasportato all’ospedale di Senigallia. Poi il viaggio verso l’ospedale di Camerino attrezzato per la cura del virus. E nel piazzale dell’ospedale incrocia il fratello Marcello che arrivava, anche lui ricoverato domenica 8 marzo, da Urbino. Un saluto veloce,poi i due fratelli si sono ritrovati nel centro di lungodegenza di Chiaravalle. E qui Piervincenzo era arrivato il 31 di marzo "perché per i medici aveva superato la fase acuta e poteva iniziare il percorso di recupero – racconta il figlio Marco – poi è arrivata la telefonata di mio zio che ci diceva che aveva perso conoscenza". Piervincenzo lascia la moglie Laura, il figlio Marco e la nuora Enrica e due nipotini, il fratello Marcello, che dovrebbe essere dimesso a giorni e la sorella Luciana.