Corsa alle preferenze: ecco i grandi duelli Quando l’avversario vero è dentro casa

Dallo scontro ceriscioliani-ricciani nel Pd, alle sfide nella Lega e in Fratelli d’Italia. Ecco la mappa delle battaglie interne

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Ufficialmente, gli avversari sono sempre quelli dell’altro schieramento. Ma è dentro le stesse coalizioni, spesso dentro la stessa lista, che si consumano le rivalità più accese. Perché tra schieramenti la lotta è politica, ci si contende il governo della città. E lo si fa alla luce del giorno, con accuse esplicite. Mentre tra esponenti di una stessa coalizione o lista la lotta è personale, ci si contende il seggio: se entri tu, non entro io. E la ricerca del voto in più rispetto al competitor interno più insidioso avviene più nell’ombra, spesso impercettibile agli elettori. Tra tutte le rivalità interne spicca quella nel Pd tra Andrea Biancani e Renato Claudio Minardi, per il semplice fatto che, essendo consiglieri uscenti, in caso di vittoria del centrosinistra potrebbe aprirsi per loro la porta di un assessorato. Ma solo per uno, il più votato. Biancani se la deve vedere anche con Stefano Ridolfi, lanciato dal circolo di Villa Fastiggi, quindi un secondo candidato di Pesaro che va a pescare nello stesso bacino di Biancani. Sostenuto dai ’ceriscioliani’, l’outsider Ridolfi ha limitate chance di elezione, ma potrebbe rivelarsi il miglior alleato di Minardi se riuscirà a portare via al ’ricciano’ Biancani quel gruzzolo di voti che fa la differenza tra primo e secondo posto. A dare manforte a Biancani, il ticket con la giornalista Micaela Vitri, scelta in rappresentanza del territorio di Pian del Bruscolo, a sua volta appoggiata da Matteo Ricci, in competizione interna con Monica Scaramucci, più vicina a Ceriscioli.

Nel centrodestra, in caso di vittoria, è in odore di assessorato il leghista fanese Mirco Carloni, in qualità di consigliere uscente. Ma a Fano la competizione è tosta: i candidati del centrodestra che si contendono lo stesso bacino sono tanti e la dispersione di voti potrebbe danneggiarli tutti. O rivelare sorprese. Carloni se la deve vedere, sempre dentro alla Lega, con l’altro fanese Luca Serfilippi. Da questa rivalità fanese sperano di trarne profitto il pesarese Giovanni Dallasta e il fermignanese Giorgio Cancellieri. Ma la competizione interna alla Lega si estende anche a Fratelli d’Italia, perché se il partito della Meloni portasse a casa un ottimo risultato potrebbe sottrarre un seggio ai salviniani. Occhi puntati, quindi, soprattutto su Francesco Baldelli, in pole tra i candidati di Fdi, ma con Nicola Baiocchi e Giorgio Mochi che stanno facendo il massimo per dargli filo da torcere. Baiocchi e Mochi, tra l’altro, lo scorso anno si sono contesi la candidatura a sindaco di Pesaro per il centrodestra, con Baiocchi che l’ha spuntata. Questa competizione potrebbe rivelarsi una specie di primarie a posteriori. Baldelli in caso di elezione potrebbe ambire ad un assessorato: chi la spunterebbe tra lui e Carloni, i due più accreditati della provincia per entrare in giunta in caso di vittoria del centrodestra? Sempre che, tra i due litiganti, non sia Stefano Aguzzi di Forza Italia a godere.

Patrizia Bartolucci