Corso congiunto, "Ci vuole tempo"

Il rettore Vilberto Stocchi precisa le modalità con cui l’università di Urbino dovrebbe procedere per dare vita a un corso congiunto con altro ateneo. "L’Università, per sua natura, è aperta a collaborazioni con tutte le realtà istituzionali e produttive del territorio, in particolare con le altre Università. L’attività di formazione e ricerca richiede scambio di informazioni e attività sinergiche. Le eventuali azioni che si pensa di intraprendere richiedono un lavoro istruttorio congiunto affinché possano tradursi in iniziative concrete. Al momento l’Offerta Formativa dell’Ateneo di Urbino, che riguarda 36 corsi di studio, impegna i docenti strutturati in modo significativo. L’individuazione della Classe di Laurea del Corso di Studio che si intende attivare richiede un’analisi delle competenze necessarie in termini di settori scientifico-disciplinari e i docenti che dovranno garantirne la sostenibilità. Qualora tale Corso venisse attivato in una sede decentrata, occorrerebbe inoltre seguire una procedura volta ad evidenziarne la sostenibilità finanziaria, a individuare le risorse e gli spazi necessari.

Per queste ragioni, l’Università di Urbino è disponibile fin da subito a lavorare su un progetto condiviso e sostenibile che, in ogni caso, potrebbe accogliere i primi studenti solo a partire dall’anno accademico 20212022".