Cosa c’è dietro il maxi-casco di Valentino

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Andrea

Tinti*

Per i numerosi sostenitori dell’attuale giunta pesarese, il manufatto (chiamarlo monumento mi sembra lusinghiero) in onore di Valentino Rossi rappresenta l’ennesima trovata geniale del sindaco per dare visibilità alla nostra città, confidando che frotte di turisti, giunti in città con ogni mezzo, si accalcheranno per scattare gli immancabili selfie da far poi girare sui social e rendere Pesaro famosa nell’intero globo terracqueo. In parte hanno ragione, vista anche la risonanza avuta dalla notizia sui media nazionali: già mi immagino i milioni di follower del Dottore che, dopo aver ammirato le foto del casco condivise sui suoi canali social, si fionderanno a intasare le pagine di Booking per prenotare le loro prossime vacanze pesaresi. Per gli altrettanto numerosi detrattori di Matteo Ricci, molti dei quali, va detto, scontenti “a prescidere”, quel casco è invece l’ennesimo scempio alla nostra città, una pacchianata che, insieme ai tanti murales naif che abbelliscono i sottopassaggi e alle varie sagre paesane, sta gradualmente trasformando Pesaro in un immenso parco giochi adolescenziale. Va dato atto a Matteo Ricci di metterci sempre la faccia, un po’ per apprezzabile senso di responsabilità e un po’ per una voglia di protagonismo innata nel personaggio, e di accettare sempre, più nel bene e che nel male, le ricadute delle proprie scelte. Del resto la politica dell’apparire, così cara al nostro sindaco, è ormai dominante ed essere noti e famosi è diventato un valore in sè che trascende i motivi che hanno portato alla notorietà e alla fama. Mi rendo conto che la polemica sul maxi casco è veramente futile e pretestuosa, un divertissement per combattere la calura estiva, ma proprio per questo mi stupiscono il livore e l’aggressività che leggo in tanti commenti dettati, in entrambi i campi, più da preconcetti ideologici che da giudizi di merito: questa inutile querelle ci offre uno spaccato di quella che sarà la campagna elettorale che ci accompagnerà fino al 25 settembre.

*Medico chirurgo