Costa e Pizza: perché sta finendo così?

Roberto

Fiaccarini

Disse Pizza: "Entro nella Vuelle. Venerdì mi siederò con i commercialisti per definire il passaggio delle quote". Perentorio. E poi: "Non sono interessato a fare lo sponsor". Ancora: "Sono mesi che parliamo del mio ingresso con Ario Costa e Luciano Amadori. Ora è il momento giusto. Mi hanno chiesto anche di fare il presidente, ma mi sembra prematuro". Insomma, neanche l’ombra di un dubbio: era tutto deciso. Tanto che pagò di tasca sua per comprare Mejeris, il lettone che tanto ha inciso nel campionato dei biancorossi. Ma appena un mese dopo era già tutto cambiato. In un’altra intervista al Carlino, Pizza diceva: "Salviamo la squadra e poi ci sediamo per discutere il mio ingresso in società. Ci saranno da decidere cose importanti: la percentuale di quote che acquisirei e i compiti all’interno del club, a fronte dell’impegno economico". Arriviamo così all’intervista del 21 maggio, con la svolta in senso negativo: "Per quest’anno entro come sponsor – ha detto, esattamente al contrario di quanto affermato la prima volta – con una cifra comunque importante". Motivazione ufficiale della frenata: l’impossibilità di ridurre l’impegno nell’Italservice calcio a 5, reduce da due scudetti e in lotta per il terzo. Nel frattempo si vocifera (ma su questo non ci sono conferme) che la ‘cifra comunque importante’ rischi di diventare sempre meno importante e di certo quella che sembrava una bella storia d’amore e passione è diventata un’arida questione tra commercialisti. In queste settimane, intanto, ognuno dal suo punto di vista ha fatto filtrare altri motivi alla base dell’implosione del progetto. Dal fronte Vuelle è emerso che Pizza, dopo qualche giorno di gloria, sarebbe sparito; dall’altro fronte si dice che invece Pizza non sia stato mai davvero coinvolto e che il gruppo dirigente Vuelle si sia dimostrato impermeabile e allergico a ingressi esterni. Ecco, in tutto questo servirebbe uno sforzo congiunto di chiarezza autentica. Servirebbe che Ario Costa e Lorenzo Pizza raccontassero alla città perché dicevano di volere una cosa e ne stanno facendo un’altra. Non per una resa dei conti, no. Ma perché sapere cosa non ha funzionato oggi è utile per capire cosa non va in una Vuelle che, salvo miracoli sportivi, fa fatica ad andare oltre la sopravvivenza.