Covid Pesaro: balzo dei contagi, in provincia i dati peggiori. "È la quarta ondata"

Ben 252 nelle Marche, di cui 97 da noi. Gabriele Frausini, primario di Medicina Covid: "I no vax ricoverati capiscono l’errore fatto"

Gabriele Frausini, primario di Medicina

Gabriele Frausini, primario di Medicina

Pesaro, 6 novembre 2021 - Il Covid riprende vigore: 36 ricoverati a Marche Nord, di cui 11 in terapia intensiva, 19 in Medicina subintensiva, due in letti dedicati a pazienti infettate in gravidanza e quattro in Malattie Infettive a Muraglia. Quindici giorni fa il totale era di 21. Questo vuol dire che nelle strutture Covid di Marche Nord nelle ultime due settimane i ricoveri sono aumentati quasi dell’80%. E c’è di più, perché ieri le Marche hanno fatto segnare un balzo dei contagi, ben 252, un livello che non si raggiungeva da maggio. E il numero più alto nella nostra provincia: 97. Tre le vittime.

AGGIORNAMENTO / Coronavirus Marche 6 novembre 2021, il bollettino covid di oggi

Gabriele Frausini, primario di Medicina
Gabriele Frausini, primario di Medicina

Dottor Gabriele Frausini, primario di Medicina Subintensiva Covid, siamo alla quarta ondata? "Sì, i dati dicono questo, si va verso la quarta ondata" Quanti dei trentasei ricoverati sono non vaccinati? "La grande maggioranza: alcuni di questi sono giovani con patologie polmonari importanti anche con necessità di ricovero in Rianimazione dove stamane (ieri, ndr) erano presenti 11 pazienti. Questi pazienti ci raccontano che erano impauriti dal pensiero di fare il vaccino per tutto quello che avevano sentito dire in giro, e che ora, sul letto dell’ospedale, rimpiangono la loro scelta e ci chiedono quando potranno farlo. Questi sono i frutti di una informazione scorretta, soprattutto in merito agli effetti collaterali gravi che in realtà sono estremamente rari" Il paziente più giovane non vaccinato ricoverato? "Un 42enne ieri mattina, con difficoltà respiratorie, anche lui condizionato dal timore di effetti collaterali gravi di tipo trombotico che sono estremamente rari: parliamo di 4 casi su un milione di dosi di vaccino a vettore virale come Astrazeneca ". Sono ricoverate anche persone vaccinate? "Stiamo vedendo qualche caso di persone che si sono vaccinate sei-otto mesi fa e comunque in condizioni non gravi come invece vediamo tra i non vaccinati. Questo ci dice che la terza dose è necessaria dopo almeno sei mesi( dose Booster) perché gli anticorpi tendono a diminuire dopo qualche mese . Ci sono poi alcune persone vaccinate ma con patologie importanti che condizionano una ridotta risposta anticorpale dove la vaccinazione va rafforzata con una terza dose da effettuare ventotto giorni dopo la seconda" Quando la terza dose per tutti? "Credo entro l’anno". Come si ferma la quarta ondata? "Vaccinando i non vaccinati innanzitutto perché se il virus gira è perchè ci sono persone non protette e se il virus circola emergono le varianti. Va rispettato il distanziamento sociale " Come sarà la quarta ondata? "Credo meno drammatica delle precedenti perché i vaccini stanno funzionando: chi è vaccinato rischia molto meno di chi non lo è, sia in termini di infezione che di gravità della stessa. Ma fino a quando ci saranno persone non vaccinate, il virus circolerà e avremo il rischio dell’insorgenza di varianti e di nuove ondate" Siete pronti? "Marchenord lo è da tempo sia da un punto di vista organizzativo che clinico farmacologico e anche gli anticorpi monoclonali ci stanno aiutando e funzionano davvero bene: 112 le persone che abbiamo trattate, tutti pazienti fragili e di questi nessuno è deceduto per cause riferibili al Covid". Siete stanchi? "Del lavoro no, della disinformazione sì. Sentire dire che il vaccino provoca l’insorgenza di varianti virali! Inaccettabile. Le varianti nascono quando il virus circola e se ci vaccinassimo tutti non farebbe più danni. La variante Deltaplus è nelle Marche, la Mu in altri paesi. Il vaccino pare essere efficace sulla Deltaplus, mentre sulla Mu sappiamo meno. Ma l’Rna dell’attuale vaccino può essere facilmente modificato dall’industria farmaceutica in base alle evidenze epidemiologiche".