Covid, a Pesaro il robot chiede "come stai" ai malati

Da ieri chi si trova in quarantena o in isolamento può ricevere questa chiamata da un sistema informatizzato creato dall’Asur

Medico Usca all’uscita di un servizio

Medico Usca all’uscita di un servizio

Pesaro, 15 gennaio 2022 - "Come sta?". Una semplice domanda che però può avere qualsiasi tipo di risposta. Da ieri sera chi si trova in quarantena o in isolamento potrebbe ricevere una chiamata automatica dall’Asur che recita proprio questo quesito. Una sorta di sistema robotizzato che monitora lo stato di salute di chiunque è positivo al Covid. Il messaggio pre-registrato poi agirà in base alle risposte pervenute.

Così, ogni giorno il paziente dirà le sue condizioni e dall’altra parte del microfono verrà aggiornata la scheda sanitaria della persona, fino all’uscita dalla malattia. L’Area Vasta 1 propone questa innovazione per stare più vicina ai cittadini che sono chiusi in casa. Un servizio automizzato che parte da un centralino e agisce in base alle risposte. Bene, male, normale. Da lì le domande si ampliano, seguendo un albero genealogico – un vero e proprio algoritmo – delle questioni. L’intelligenza artificiale entra così dentro le stanze per fare una diagnosi, valutare il rischio, sorvegliare e monitorare la situazione, per poi intervenire di persona in caso le condizioni si aggravassero. Un sistema già adottato in Francia e sperimentato in altre città e regioni italiane. Ma, a quanto pare, non nelle Marche.

A programmarlo nelle ultime settimane ci ha pensato l’ingegnere Stefano De Angelis, specializzato nel settore informatico. In questi mesi sono nate, in altre province, anche chat robot per i dubbi, mentre in altri paesi si è arrivati a umanoidi che distribuiscono medicine e alimenti, igienizzano i pavimenti e sanificano le sale operatorie.

Inoltre, riguardo la corsa alle terze dosi e al mantenimento del Super Green pass, se nei giorni scorsi ai cittadini è arrivato un messaggio da parte dell’Asur su una possibile variazione della vostra prenotazione, riferita alla terza dose di vaccino, non bisogna allarmarsi. La comunicazione è stata mandata a tutti coloro che si sono prenotati prima di gennaio e che soddisfano il requisito di aver avuto la somministrazione della seconda dose di vaccino da oltre 120 giorni, e che quindi possono recarsi all’hub di Muraglia o all’ex Ristò –in base a quanto scritto nel messaggio – per la somministrazione della terza dose di vaccino con qualche settimana, o giorno, di anticipo. Un modo, quindi, utile ad accelerare la somministrazione ‘booster’ ai cittadini, ma nessun problema per chi non trova compatibilità con la nuova data proposta dall’Asur, nessuna precedente prenotazione verrà annullata.