Covid Pesaro, non vaccinata grave: trasferita a Torrette

Una donna di Monte Cerignone senza patologie pregresse sarà sottoposta all’ossigenazione extracorporea (Ecmo) nell’ospedale dorico. Intanto preoccupa la crescita dei pazienti Covid e la direzione sanitaria ha deciso di rafforzare il numero di posti letto

L'andamento dei contagi nell'ultimo mese: a Pesaro e nel resto delle Marche

L'andamento dei contagi nell'ultimo mese: a Pesaro e nel resto delle Marche

Pesaro, 2 novembre 2021 - Ha 59 anni, è di Monte Cerignone. Non si è vaccinata, non ha patologie particolari e ha preso il Covid. Nei giorni scorsi è finita in ospedale con una grave polmonite e le sue condizioni sono rapidamente peggiorate, tanto che i medici hanno disposto il trasferimento a Torrette affinché sia sottoposta all’ossigenazione extracorporea (l’Ecmo). E’ il caso più preoccupante a Marche Nord negli ultimi giorni, nel corso dei quali la tendenza è chiara: i ricoveri per Covid stanno aumentando.

L'andamento dei contagi nell'ultimo mese: a Pesaro e nel resto delle Marche
L'andamento dei contagi nell'ultimo mese: a Pesaro e nel resto delle Marche

Tanto che venerdì, proprio sulla base di questo andamento, la direzione ospedaliera ha deciso di anticipare i tempi e di spostare il reparto di terapia subintensiva Covid dall’ex Pediatria (palazzina F), dove i posti letto erano 14, al primo piano (ex ginecologia, accanto all’ostetricia Covid), dove di posti letto ce ne sono 24. Una scelta preventiva, ma che la dice lunga sul timore che la progressione non si fermi.

Covid Marche: allarme ricoveri e vaccini. "In 100mila senza dosi"

Soltanto ieri il numero dei ricoverati non è aumentato rispetto al giorno precedente, per il resto la curva è purtroppo crescente. I pazienti sono complessivamente 32, di cui 11 in terapia intensiva, 19 in subintensiva e 2 a Malattie infettive. Tra i 32, solo cinque sono i vaccinati, di cui quattro anziani che hanno superato il limite dei sei mesi dalla somministrazione della seconda dose e un uomo di mezza età immunizzato con Il Johnson&Johnson.  

Allargando il discorso alle Marche, ieri i ricoverati erano 72 tra i quali 23 vaccinati (quattro in terapia intensiva e 19 negli altri reparti). Come dimostra il grafico, la situazione è inesorabilmente peggiorata nel corso delle ultime settimane: i ricoveri sono rimasti costantemente sotto quota 30 a Marche Nord (e quota 60 nelle Marche) fino al 25 ottobre, poi c’è stata la mini impennata che ha fatto scattare il nuovo allarme. Anche perché la nostra regione ha un aspetto che preoccupa più delle altre zone: secondo i dati dell’Agenas, (l’agenzia per i servizi sanitari regionali) il tasso di occupazione dei letti di terapia intensiva è infatti del 9 per cento, il più alto d’Italia, dove la media è del 4 per cento.

Intanto, sulla base del bollettino di ieri, sono 45 i positivi al covid rilevati nell’ultima giornata in regione Marche (su 971 tamponi del percorso guariti, un numero inferiore come sempre nei giorni post festivi) con un tasso di incidenza che resta fermo a 47,42 su 100mila abitanti. Dei 72 ricoverati in tutte le strutture regionali, 18 sono in terapia intensiva (dato invariato), 20 in semi intensiva (+1), 34 in aree non intensive (-1), ci sono poi 3 dimessi. Secondo i dati del Servizio Salute della Regione, la provincia con il maggiore numero di contagi nelle 24 ore è Ancona con 22, seguita da Pesaro Urbino con 10, da Fermo con 7, Macerata con 2, Ascoli Piceno con 1, oltre a 3 casi fuori regione.