Covid quarantena, Burioni: "Da affrontare il nodo dell'isolamento"

Il virologo: "Il virus non ci abbandonerà, non possiamo far circolare troppe persone positive, ma nemmeno privarci del lavoro di troppi"

Pesaro, 8 luglio 2022 - L'immunità di gregge appare lontana, e forse non si vede nemmeno. A tal punto che "con il Covid, al 99,9% dovremo convivere con l'eternità". Lo dice chiaro e tondo il virologo Roberto  Burioni via Twitter. L'esperto, docente dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, interviene sul dibattito aperto da una frase di Alberto Zangrillo, prorettore dell'ateneo e direttore del Dipartimento di anestesia e terapia intensiva dell'Irccs ospedale San Raffaele, su "lavativi seriali, positivi al test Covid-19", che "non lavorano per settimane, sebbene asintomatici". Così, ha concluso lo specialista via Twitter, "si distrugge il Paese".

Covid ultime notizie, quando il picco dei contagi

Il post su twitter del virologo Roberto Burioni
Il post su twitter del virologo Roberto Burioni

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Burioni sceglie di smarcarsi dalla polemica sui lavoratori, ma inquadra un tema a suo dire fondamentale, quello dell'isolamento. Perché Zangrillo "un problema estremamente importante che dovrebbe essere scientificamente all'ordine del giorno e non lo è. Per quanti giorni una persona che si è ammalata deve essere isolata?" chiede il virologo pesarese.

E' necessario secondo Burioni "impegnarsi in maniera molto intensa nel chiarire i dettagli dell'infettività dei positivi perché questi dati sono a questo punto importantissimi", osserva il virologo. "Ovviamente non possiamo lasciare in circolazione persone contagiose. Allo stesso tempo non possiamo permetterci - come società - di privarci del lavoro di troppe persone per un eccesso di precauzione. Dopo i vaccini e gli antivirali è giunto il momento di capire come unire le esigenze di sicurezza sanitaria con quelle economiche, sociali e culturali del Paese. Come bilanciarle è compito esclusivo della politica: ma i dati sui quali decidere deve fornirli la scienza".

Burioni ritiene che "di questo virus, a meno di vaccini miracolosi al momento non in vista, non ci libereremo mai. Nella primavera del 2021, quando non conoscevamo ancora la capacità del Covid di generare nuove varianti" in una "immunità di gregge che potesse far fare a questo virus la fine del morbillo. Ora sappiamo che non è così".