Covid Pesaro, il primario: "Medicina e subintensiva, reparti saturi"

Il primario Gabriele Frausini invita a non abbassare la guardia: "Molti credono che siamo arrivati a fine pandemia, ma non è così"

Il primario Gabriele Frausini

Il primario Gabriele Frausini

Pesaro, 26 marzo 2022 - All’ospedale San Salvatore il reparto di Medicina è pieno di pazienti Covid. "Siamo a quota 25, con i 6 che abbiamo ricoverato oggi (ndr ieri per chi legge) – spiega il primario Gabriele Frausini – il che vuol dire che, tra Medicina e Subintensiva, siamo saturi. La situazione è sotto controllo, ma non è un ’tana libera tutti’. E invece in giro sembra come se il virus non ci fosse più".

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Dottore, cosa ha visto fuori dall’ospedale che non va?

"Vedo che per molti è come se fossimo arrivati al ’game over’. Ma non è così. Vedo feste di compleanni, party affollati. Per carità, è comprensibile, bisogna tornare a vivere, ma non si può certo fare come se il Covid non ci fosse più. Ci vuole un po’ più di attenzione, perché è vero che se nei giovani il virus è asintomatico, negli anziani e fragili non è così. Su queste fasce non bisogna abbassare la guardia".

Ma nei ricoverati che tipo di variante avete individuato?

Omicron, anche se è difficile dire se sia la numero 1 o la numero 2. La seconda è più aggressiva – dice ancora Frausini – ma abbiamo visto che comunque con Omicron il decorso è favorevole. È come un’influenza stagionale. E tra i ricoverati molti pazienti hanno patologie con il Covid e non per il Covid. Altri che devono essere presi in carico per altre malattie, si scoprono positivi ma sono asintomatici. Piuttosto – prosegue il primario – abbiamo notato che c’è una buona incidenza di patologie virali non Covid".

Ha visto casi di recidive, malati cioè che hanno avuto il Covid, anche in questa forma più lieve, e lo hanno ripreso?

"No, non ho avuto casi di questo tipo. Ma certo, si può riprendere, perché la protezione anticorpale va scemando. È vero però che il cosiddetto ’vanishing’ degli anticorpi varia in tempi e modi che sono diversi da persona a persona".

Ma secondo lei, a quanto le risulta, la probabilità di riprenderlo è alta o bassa?

"Bassa. E comunque ribadisco il grande merito che ha avuto il vaccino nell’abbassare il tasso di mortalità e gli accessi in rianimazione. Ora poi bisogna dare risposta anche alle altre patologie. Ci sono molte patologie con il Covid e non per il Covid e qualcuno dice che questi malati dovrebbero essere seguiti nei reparti normali".

Non è d’accordo?

"Sono d’accordo nei limiti in cui si riesce a dare la giusta risposta. Al momento ritengo che sia meglio tenerli ancora nel reparto Covid"

Che ne pensa della quarta dose?

"È tutta da discutere – risponde il primario – , il vaccino va fatto, ma se l’immunità da vaccino durava qualcosa in più, almeno 12 mesi, sarei stato più contento. Il merito, sia chiaro – prosegue Frausini – per tutti, come ho già detto, resta indiscusso"

Ha avuto modo di vedere qualcuno con effetti avversi da vaccino?

"Sì, ma è normale. Mi è capitato all’inizio con Astrazeneca. Un paio di casi di trombosi. Il resto solo effetti collaterali comuni e banali, come mal di testa. Gli effetti avversi sono rarissimi, non vanno enfatizzati. Basta pensare che l’aspirina ne da di più. E comunque, ripeto – conclude il primario GAbriele Frausini – il Covid ancora c’è e gira. Non si deve abbassare la guardia".