Da luglio, Urbino ha un nuovo assessore a Politiche educative, Sviluppo dei borghi e del territorio e Associazionismo: è Massimiliano Sirotti, che nell’ultimo quinquennio era stato presidente del Consiglio comunale. Classe ’71, residente a Schieti, laurea in Sociologia alla Carlo Bo, università nei cui uffici lavora. Da sempre impegnato nel volontariato, è stato presidente del centro socio culturale Don Italo Mancini di Schieti. Dal 2004 è attivo in politica, a più riprese come consigliere comunale, ma anche consigliere della Comunità montana e della Provincia.
Assessore, sono giorni caldi per lei: la scuola inizierà tra non molto…
"Giorni di sopralluoghi. Ho già visitato tutte le materne e quasi tutte le primarie e devo completare le secondarie".
Ha visto il tetto della Pascoli?
"Sì, gli uffici si stanno muovendo per sistemarlo e rendere di nuovo fruibile il giardino".
Ha ereditato la patata bollente della fusione Pascoli-Volponi…
"Con la dirigente Farinelli abbiamo in queste settimane un rapporto intenso, sia per farmi conoscere a fondo tutti i plessi, sia per la fusione. Ma per il momento non cambia nulla, a livello di segreterie, sedi e plessi".
Ha incontrato anche le scuole superiori?
"Sì, assieme all’assessore Vetri abbiamo avuto un colloquio sul tema palestre, in attesa delle nuove. Alla Scuola del Libro abbiamo messo a disposizione il palazzetto, e anche al ‘Raffaello’ finché la palestra della Volponi sarà interessata da lavori: l’adeguamento sismico è in corso, ma viene fatto a stralci creando meno disturbo possibile alle attività scolastiche".
Per quanto riguarda il nido?
"Ho visitato il ‘Tartaruga’, incontrato il personale e Urbino Servizi, che lo gestisce. Quest’anno da 60 si passerà a 66 posti e assumeremo altre due educatrici. Le nostre tariffe sono più basse della media degli altri Comuni, cerchiamo di andare incontro alle famiglie. Vorremmo poi aprire un nido a Canavaccio nei locali della materna e stiamo lavorando a una convenzione con Sassocorvaro Auditore per agevolare le famiglie delle nostre frazioni della Valfoglia".
Un sogno?
"Mi piacerebbe costruire una ‘comunità educante’, coinvolgendo associazioni, società civile e genitori in vari progetti con le scuole".
Sul fronte associazionismo?
"Tra poco cominceremo a confrontarci per le attività del 2025".
Per quanto riguarda i borghi?
"Ne abbiamo diversi con un centro storico antico, mura e potenzialità. Vorrei valorizzarli collaborando anche con la minoranza, puntando sulle loro qualità".
Tanta carne al fuoco, su molti settori…
"Quest’amministrazione dovrà distinguersi per il lavoro di squadra: tanti progetti abbracceranno più assessori, per cui collaboreremo con entusiasmo".
Giovanni Volponi