Criminali si diventa per amore della “Muta“

Esce oggi al cinema Ducale di Urbino il film con Ivano Marescotti. La trama? Ripetere il “furto del secolo“. Una commedia da vedere

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di Giovanni Volponi

Esce oggi nelle sale urbinati, precisamente al cinema Ducale, una commedia girata interamente nelle Marche che attinge a piene mani dalla storia recente di Urbino. “Criminali si diventa“ è il titolo della pellicola, e narra le vicende di un gruppo di giovani poco esperti nell’arte della delinquenza che si unisce agli autori dello storico furto della Muta avvenuto a palazzo ducale una notte del febbraio 1975, con lo scopo di replicarlo.

Il pretesto, un tour del dipinto di Raffaello in giro per alcuni musei, che metterà in moto rocamboleschi piani e scatenerà imprevedibili colpi di scena. Abbiamo parlato con i registi Luca Trovellesi Cesana e Alessandro Tarabelli.

Cosa c’è di Urbino in questo film?

"Ci legano a Urbino diversi contenuti realizzati negli ultimi anni. Con la nostra casa di produzione Sydonia qualche anno fa ci eravamo occupati di Raffaello, facemmo una docufiction per Rai3, e in quella occasione siamo venuti a scoprire la storia del furto, che all’epoca fece enorme scalpore. Poi, nel periodo covid, pur di mettere in cantiere un progetto che non richiedesse sforzi logistici e grandi spostamenti, abbiamo scelto il territorio marchigiano e una trama che prendesse spunto dal clamoroso furto della Muta".

Troveremo volti noti al grande pubblico?

"Tutte le maestranze e buona parte del cast sono marchigiani, eccetto i big. È stato bello avere attori di grande esperienza come Ivano Marescotti e Ugo Dighero, ma anche facce note di mondi diversi come il cantante Lodo Guenzi (frontman dello Stato Sociale, ndr). Le Marche sono anche la location del film: abbiamo coinvolto tutte le provincie, che non fanno solo da sfondo ma sono parte integrante della trama. In provincia di Pesaro e Urbino abbiamo girato a Fano: al porto, all’aeroporto e in una residenza privata. È fanese anche l’aiuto regista Henry Secchiaroli".

E la Muta di Raffaello?

"Ovviamente non è l’originale, per esigenze di scena abbiamo fatto dipingere da un artista ben quattro Mute identiche che ci sono servite per le varie scene del colpo".

Quindi il dipinto sarà nuovamente rubato?

"Il film racconta di una squadra composta da giovani studenti che contattano gli autori del furto del ’75 per tentare di rubare nuovamente la Muta. La squadra che si verrà a formare è molto variegata, e mette insieme persone diverse, un po’ come noi della produzione, con risultati tutti da ridere. Poi, per scoprire se il furto andrà a buon fine, bisogna venire al cinema".