REDAZIONE PESARO

"Cte Square, caso da manuale dell’inefficienza"

"La gestione del progetto Casa delle Tecnologie emergenti, Cte Square, è ormai un caso da manuale di inefficienza e disorganizzazione"....

"La gestione del progetto Casa delle Tecnologie emergenti, Cte Square, è ormai un caso da manuale di inefficienza e disorganizzazione". L’opinione è di Michele Redaelli, consigliere comunale di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Bilancio. "Si rischia di perdere l’occasione di mettere al servizio del territorio – dice Redaelli – un progetto finanziato con 11 milioni di euro".

Che cosa è successo? "L’amministrazione comunale si è mossa con estremo ritardo, ignorando per mesi le richieste dei propri uffici che segnalavano la necessità di rafforzare l’organico della Cte – dice Redaelli –. Con il prossimo Consiglio comunale infatti l’assise avrebbe dovuto discutere la delibera destinata ad conferire un contratto da 18mila euro per incaricare un professionista quale supporto amministrativo alla Cte. In commissione bilancio gli amministratori ci hanno spiegato quanto strategica fosse questa figura. Ci è stato detto che questo incarico sarebbe stato fondamentale per portare a termine il progetto, la cui scadenza è fissata per dicembre 2025. I soldi, i 18mila euro, non sarebbero dovuti arrivare dal bilancio comunale, ma sarebbero stati già individuati in quello della Cte. Quindi nonostante la presenza di risorse e nonostante l’avallo del Ministero, la delibera non sarà portata in Consiglio comunale". L ’incarico di supporto amministrativo al progetto Cte Square prevedeva un “esperto nella redazione gare appalti ed elaborazione disciplinari di gare, per l’affiancamento al gruppo di lavoro esistente, con attività complementari amministrative. "L’assessore Frenquellucci – ha concluso Redaelli – che ha più volte sbandierato con clamore successi ancora solo sulla carta, è oggi chiamata a rispondere: ha compreso la gravità della situazione del personale? È consapevole che il progetto rischia di naufragare? Ma le responsabilità non si fermano solo a lei, al vicesindaco Vimini e al sindaco Biancani. Chiediamo chiarezza".