ANDREA ANGELINI
Cronaca

Dalla farmacia alle vette: "Così sono diventato guida"

Massimiliano Fraternale Fanelli, 40 anni, ha fatto la sua scelta di vita "Mi sono licenziato per essere tuttofare in un agriturismo, poi ho iniziato il corso".

Massimiliano Fraternale Fanelli, 40 anni, guida escursionistica

Massimiliano Fraternale Fanelli, 40 anni, guida escursionistica

Si può vivere di paesaggio, monti e territorio? Massimiliano Fraternale Fanelli, 40 anni, fermignanese trapiantato a Urbino, giura di sì e ne ha fatto una scelta di vita. Oggi è una guida escursionistica e accompagna turisti e locali a spasso per i nostri monti avendo trasformato la passione di una vita in una professione, anche a discapito di un posto sicuro in farmacia. "Già - spiega Fraterale Fanelli -, perché dopo gli studi in Farmacia all’Università di Urbino ero diventato un farmacista a tutti gli effetti, prima scoprendo che anche per chi sta dietro un banco a vendere medicinali esistono le stagioni, così lavoravo sei mesi in montagna d’inverno e sei mesi al mare d’estate, poi prendendo servizio presso una farmacia di Pesaro".

Qualcosa però non tornava per lui quando faceva i conti coi suoi sogni: "Sognavo una vita a maggior contatto con la natura quindi prima mi sono licenziato per diventare tuttofare in un agriturismo della zona, poi ho iniziato il corso da guida. Era una passione che avevo da sempre, ho sempre amato camminare per le nostre montagne e così ho deciso di farne una professione. Mi piace meravigliarmi ogni volta nel vedere uno scorcio nuovo raggiunto camminando e condividendo la fatica con il mio gruppo, trovare cascatelle, nuove visuali, vedere il mare dalla cima dei nostri monti o vedere da lontano Urbino mentre cammini sulle Cesane". Le risposte non tardano ad arrivare e ora Fraternale Fanelli è una guida apprezzata e seguita: "Lavoro molto con gli stranieri, prevalentemente olandesi. Loro anche se sono in vacanza non hanno problemi nello svegliarsi all’alba e partire. Il turista italiano invece quando è in ferie ha ritmi più calmi. Le persone del luogo che accompagno per i nostri monti invece rimangono stupiti nel vedere quanta bellezza abbiamo a portata di mano, sono magari fermignanesi che non hanno mai visto un tramonto sul Pietralata anche se lo hanno a due passi da casa". Monte Nerone, Carpegna, Catria ma anche la meno battuta Alpe della Luna, sempre a piedi ma con etica e rispetto: "Oggi c’è over tourism anche sulle nostre montagne e ci sono dei posti dove mi rifiuto di portare persone a passeggiare anche se c’è grande richiesta. A Pian dell’Acqua sul Monte Nerone, ad esempio, oggi c’è troppa gente, troppo via vai in un ambiente fragile e che rappresenta un habitat riproduttivo importanti per alcuni animali e anche se me lo chiedono perché vedono le foto su Instagram io non ci accompagno nessuno. Non sarebbe rispettoso verso la natura".

Andrea Angelini