Daniele Polselli, chi era l'"Inzaghi dei dilettanti"

Si era diplomato ragioniere. Amava i cani e aveva molti amici. Il padre giocò nella Roma d’Herrera

Daniele Polselli

Daniele Polselli

Pesaro, 31 maggio 2020 - Molto conosciuto nell’ambiente sportivo, Daniele Polselli ha giocato come attaccante (era chiamato "l’Inzaghi dei dilettanti") in diverse quadre dilettantistiche della nostra provincia tra cui Piobbico, Apecchio, Acqualagna, Serra Sant’Abbondio, ultimamente aveva intrapreso la carriera di allenatore guidando nelle ultime due stagioni la Frontonese in Seconda Categoria, per poi essere sostituito nel gennaio scorso. Trasferitosi da Roma a Serra Sant’Abbondio a 18 anni per "scelta di vita – disse lui – e qui ho mia nonna che mi coccola".

Aveva iniziato a dare i primi calci ad un pallone nel Banco Roma per poi passare a Cerveteri (C2) giocando un paio di partite e finendo in nazionale under 18 di C2 con Bonisegna. Nel 95/96 indossò la maglia del Serra Sant’Abbondio (tante stagioni e un centinaio di gol) per poi trasferirsi alla Falco Acqualagna. Ottima la stagione a Frontone (32 partite e 28 gol) e definì Vegliò del Ponte Rio uno degli allenatori che gli aveva insegnato di più. Diplomatosi ragioniere, figlio d’arte (il padre Vincenzo fu calciatore della Roma di Herrera e come compagni di gioco aveva Capello e Spinosi). Appassionato lettore, amava anche gli animali, i cani in particolare, lo sport e gli amici, i tanti che ieri hanno pianto la sua improvvisa scomparsa. Condoglianze anche dalla Falco Acqualagna, società sportiva dove milita nelle giovanili suo figlio15enne.

am.pi.