ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Daspo urbano: allontanato dopo i furti, ma lui resta. Denunciato 50 volte da inizio anno

L’incredibile vicenda di un 34enne romeno finito nei guai per aver rubato in alcuni supermercati di Pesaro. Si tratta di uno dei frequentatori di quello che chiamano ‘muretto del disagio’, vicino al pronto soccorso

Gruppetti nella zona del parco della Resistenza

Gruppetti nella zona del parco della Resistenza

Pesaro, 3 novembre 2024 – Denunciato 15 volte in poco più di venti giorni, dal 7 al 30 ottobre, e 50 volte dall’inizio dell’anno. E’ la storia di G.D., 34 anni, rumeno, uno dei tanti ospiti fissi del cosiddetto “muretto del disagio” che si trova appena fuori dall’entrata del pronto soccorso, accanto ai bagni chimici. La maggior parte di queste denunce le ha prese, oltre che per piccoli reati di tipo predatorio, soprattutto furti di generi alimentari nei supermercati tra Celletta, Iper Conad e Coop, soprattutto per non aver mai ottemperato al divieto di ritorno a Pesaro che sistematicamente gli viene contestato e precedentemente il cosiddetto Daspo urbano.

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Il ‘muretto del disagio’, così definito dagli stessi che quotidianamente lo frequentano

I furti spesso riguardano anche alcolici, preziosa merce di scambio da offrire in cambio di una dose di droga. Come lui la sua ragazza, A.V., coetanea e anche lei comunitaria. Due vite al margine, tra abuso di sostanze e alcool, una sopravvivenza fatta di espedienti e piccoli reati e accomunati dalla stessa mancanza di alternative all’emarginazione in cui sono confinati. Identificazioni su identificazioni, mister G. torna sempre anzi non si muove mai dalla sua postazione tanto da diventare quasi una certezza per gli agenti della Questura che ormai lo conoscono bene. Di denunce, da inizio anno, ne ha avute cinquanta, più di due a settimana: a queste va moltiplicato il numero di carte, documenti, procedure giuridiche e personale di polizia impegnato nella faccenda. E un altro luogo “non luogo”, rifugio sistematico e popolatissimo da persone che, per motivi più vari, orbitano ai margini del perimetro urbano senza mai entrare in alcuna traiettoria, è il parco della Resistenza di fianco alla stazione ferroviaria.

Il ‘muretto del disagio’ è davanti al Pronto soccorso
Il ‘muretto del disagio’ è davanti al Pronto soccorso

Anche lì si moltiplicano controlli, identificazioni e di giorno in giorno si ripopola tenacemente delle stesse presenze. Dietro a questi numeri in molti casi si nascondono situazioni di profondo disagio e di mancanza di alternative. Vite che orbitano intorno alla città e che non vi si allontanano in mancanza di strumenti anche giuridici che possano fare la differenza in termini di efficacia.

La misura amministrativa del cosiddetto Daspo urbano è stata introdotta nel 2017 dal decreto Minniti e poi modificata con i decreti sicurezza del 2018 e del 2020. Per il 34enne rumeno, che non è affatto un caso isolato anche se probabilmente quello che numericamente li batte tutti all’interno del perimetro cittadino, la misura è evidentemente inefficace e non risolve il problema né a lui, emarginato e senza alternative né al “decoro” cittadino che la norma vorrebbe tutelare. E reati e spaccio si moltiplicano, così come si moltiplica il fenomeno dell’assunzione di sostanze stupefacenti, soprattutto tra i giovanissimi che, in quel perimetro e in quelle orbite, sanno di poter trovare facilmente una dose.