"Dateci un’isola ecologica per i rifiuti in porto"

L’appello di Tonino Giardini, del Gruppo Pesca Fano: "Come mondo della marineria abbiamo sottoscritto il Decreto ’Salva mare’"

"Dateci un’isola ecologica per i rifiuti in porto"

"Dateci un’isola ecologica per i rifiuti in porto"

La marineria fanese attende ormai da diversi anni l’installazione di un’isola ecologica per il trattamento dei rifiuti speciali e pericolosi come già ormai se ne trovano nei porti pescherecci italiani. "È da diverso tempo come marineria fanese – dice Tonino Giardini del Gruppo Pesca Fano – che abbiamo fatto richiesta al Comune di Fano e alla Capitaneria di Porto di installare nell’area portuale un’isola ecologica al servizio dei natanti. Attendiamo fiduciosi che qualche amministratore pubblico si ponga finalmente il problema. Come mondo della marineria abbiamo sottoscritto il Decreto "Salva mare" impegnandoci a tenere pulito il mare Adriatico, ma quando un peschereccio tira su con le reti qualche rifiuto dove lo smaltisce? E siccome quello pescato è considerato speciale, una volta sbarcato mica se lo può tenere per sempre a bordo. Bisogna a questo punto trovare una soluzione che si chiama isola ecologica".

Ma cosa si può e si deve conferire nell’isola ecologica? In questi contenitori speciali e pericolosi vanno smaltiti: filtri di olio e dell’aria dei motori di bordo; batterie; oli esausti, acque di sentina, plastica, cime di ormeggio, ferro, reti da pesca usate, stracci e stoppe, imballaggi contaminati. In pratica tutti i rifiuti che vengono prodotti dalle imbarcazioni da pesca professionali. Inoltre i pescherecci possono conferire quei i rifiuti che accidentalmente incappano nelle reti durante la pesca, che come detto sono in prevalenza plastiche. Non è un problema di poco conto, visto che interessa una ottantina di barche oggi ormeggiate al porto di Fano che praticano l’attività di pesca. Alla luce anche del caso del "Nettuno" semi-affondato al porto. Non è escluso che anche le ditte impegnate nelle riparazioni e rimessaggio, i cantieri navali e le barche da diporto ormeggiate al porto turistico "Marina dei Cesari" possano usufruire di tale servizio. Servizio che fino ad oggi l’Aset non si è premurato di voler gestire. L’Amministrazione comunale di Fano dovrebbe procedere ad un bando pubblico per l’assegnazione di tale servizio che consiste appunto nell’installazione al porto di una isola ecologica e nella sua gestione quotidiana con personale specializzato. Il funzionamento è abbastanza semplice. Ogni motopeschereccio o utente si dovrà prima registrare e poi potrà conferire, a pagamento, il tipo di rifiuto speciale o pericoloso prodotto dall’imbarcazione o rinvenuto in mare con l’aiuto del personale incaricato, ricevendo alla fine dell’operazione apposita ricevuta che testimonia la tracciabilità del rifiuto.

s.c.