
Pesaro, 8 giugno 2023 – Ergastolo. Il primo grado di giudizio (con rito abbreviato) per l’omicidio Bruzzese si è chiuso con il massimo della pena per i due presunti sicari, Francesco Candiloro, 43 anni, originario di Polistena, Reggio Calabria, pasticcere a Brescia, e Michelangelo Tripodi, 44 anni, di Vibo Valentia. E massimo della pena era stata la richiesta della procura distrettuale alla scorsa udienza per i due imputati, ritenuti gli autori del delitto di Natale 2018, in via Bovio, pieno centro di Pesaro, dove Marcello Bruzzese, fratello dell’ex ndranghetista Girolamo, è stato freddato nel suo garage con una ventina di colpi di arma da fuoco.
La sentenza è arrivata alle 15.30 di oggi pomeriggio. I difensori, tra cui gli avvocati Fausto Bruzzese del foro di Bologna (che assiste Candiloro insieme con il collega Gianbattista Scalvi), attendo di leggere le motivazioni e poi faranno appello. “È un processo indiziario – commenta Bruzzese -, secondo noi gli elementi portati dalla procura non provano in nessun modo la responsabilità dei nostri assistiti”.
E intanto si prepara a ritornare per la seconda volta davanti alla Corte di Assise di Pesaro, il presunto complice di Tripodi e Candiloro, Rocco Versace, 57 anni, calabrese, considerato il “palo”. Il primo processo era stato azzerato dai giudici pesaresi che avevano dichiarato nulla la richiesta di rinvio a giudizio perchè i pm dorici l’avevano depositata ad agosto, in deroga alla sospensione del periodo feriale. Deroga ammessa per i reati di criminalità organizzata. Ma la Corte non aveva ravvisato il vincolo associativo e così il processo era ritornato sulla linea del via. La procura di Ancona ha poi rinnovato la richiesta di rinvio a giudizio. E Versace sarà presto in aula a Pesaro.